Ripristinato il monitoraggio solare dopo l’interruzione del 2024
Il Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA ha ripreso la trasmissione regolare dei dati dopo l’interruzione verificatasi nel mese di Novembre 2024. Il ripristino dei sistemi ha riportato alla normalità la frequenza di acquisizione delle immagini e delle informazioni fondamentali sul comportamento del Sole, cruciali per la comprensione dell’ambiente spaziale circostante la Terra.
La missione SDO, operativa dal 2010, continua a garantire osservazioni ad alta risoluzione quasi in tempo reale, utili allo studio delle eruzioni solari, dei campi magnetici solari e della corona esterna, elementi centrali per la previsione del meteo spaziale e dei suoi impatti sulla tecnologia terrestre.
Backup e recupero dei dati storici
Nonostante la piena ripresa della trasmissione, resta ancora parzialmente inaccessibile una porzione di dati antecedente al 2014. Tali dati, fondamentali per ricerche a lungo termine, sono in fase di recupero dai backup nei server dedicati, secondo le procedure di archiviazione storica della missione.
Intervento tecnico a Stanford e ritorno alla normalità
Il ripristino è stato effettuato presso il Joint Science Operations Center dell’Università di Stanford, centro incaricato dell’elaborazione e distribuzione dei dati provenienti da due strumenti di imaging dell’SDO. Le operazioni di riparazione si sono concluse nel mese di Febbraio 2025, ristabilendo la cadenza regolare del flusso dati.
Anche IRIS riprende l’operatività completa
Durante il periodo di interruzione è stata coinvolta anche la missione IRIS (Interface Region Imaging Spectrograph), sempre della NASA, che osserva la regione di transizione tra la superficie e l’atmosfera del Sole. I dati della missione IRIS sono ora interamente accessibili attraverso l’archivio ufficiale gestito dal Lockheed Martin Solar & Astrophysics Lab, anch’esso pienamente operativo da febbraio 2025.
Questi sviluppi rappresentano un passaggio essenziale per il continuo monitoraggio delle dinamiche solari, fondamentali per garantire la sicurezza delle tecnologie spaziali e terrestri.