Un debutto spettacolare nei cieli: la cometa SWAN sfida ogni previsione
A meno di due settimane dalla sua scoperta, la cometa 2025 F2 (SWAN) si sta già rivelando uno degli eventi astronomici più interessanti dell’anno. Avvistata per la prima volta il 29 marzo da osservatori amatoriali tramite i dati della fotocamera SWAN del satellite SOHO, la cometa ha avuto un’impennata di luminosità sorprendente, diventando 30 volte più luminosa in appena una settimana.
Attualmente, la cometa è visibile con un semplice binocolo sotto cieli scuri, e secondo le stime dovrebbe raggiungere il suo massimo splendore intorno al 1º maggio. Potrebbe anche diventare visibile a occhio nudo, un’opportunità rara e spettacolare per gli appassionati del cielo.
Un anno ricco di comete, ma SWAN si distingue
Negli ultimi 12 mesi, il cielo ha regalato agli osservatori diverse comete luminose: 12P/Pons-Brooks, C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) e 2024 G3 (ATLAS). Tuttavia, tutte hanno avuto il difetto di raggiungere la massima luminosità troppo vicine al Sole, rendendo difficile la loro osservazione senza strumenti avanzati.
La 2025 F2 (SWAN), al contrario, si distingue proprio perché non sarà nascosta dal bagliore solare nel momento di massima visibilità. Il giorno del suo picco, infatti, si troverà a ben 19 gradi dal Sole, garantendo un ampio margine per l’osservazione prima dell’alba e, più avanti, nei cieli serali.
Una cometa instabile e imprevedibile, ma promettente
Come tutte le comete, anche la SWAN è imprevedibile. Le comete possono subire frammentazioni, che provocano brevi esplosioni di luce, seguite da un rapido decadimento. Tuttavia, la recente esplosione del 5 aprile ha giocato a suo favore, contribuendo alla sua rapida luminosità. Questo comportamento ricorda quello della cometa Pons-Brooks, soprannominata “cometa del Diavolo” proprio per simili eventi.
Un altro fattore positivo è che, pur avendo un’orbita molto eccentrica, SWAN non si avvicinerà eccessivamente al Sole, limitando i rischi di distruzione prematura. Resterà comunque abbastanza vicina (un po’ più di Mercurio) da permettere un’intensa attività superficiale, con sublimazione di ghiaccio che produce la tipica coda cometaria.
Caratteristiche visive e traiettoria nei cieli
La coda della cometa si estende per circa 2 gradi, un’estensione notevole che permette di apprezzarla anche con piccoli strumenti. Le sue sfumature verdastre, dovute al carbonio biatomico, la rendono simile alla celebre cometa Nishimura, anch’essa ribattezzata “cometa verde”.
Al momento, la 2025 F2 (SWAN) è osservabile nel cielo orientale prima dell’alba, ma col passare delle settimane passerà nei cieli serali, facilitando ulteriormente l’osservazione. Domenica prossima, passerà vicino alla stella Alpheratz, offrendo un utile punto di riferimento per individuarla.
Dove e quando osservarla
Nonostante la cometa sia teoricamente visibile da gran parte dell’emisfero australe, in questa fase è soprattutto un oggetto del cielo boreale, e tale resterà anche dopo il picco di luminosità. Il momento ideale per osservare la SWAN sarà proprio a cavallo tra fine aprile e inizio maggio, quando la Luna non interferirà più e il cielo notturno sarà abbastanza scuro.
Per chi dispone di un binocolo o un telescopio amatoriale, il consiglio è di seguire la traiettoria con l’aiuto di una mappa celeste aggiornata, possibilmente lontano da fonti di inquinamento luminoso. Gli appassionati di astrofotografia avranno anche l’occasione di immortalare una delle comete più fotogeniche degli ultimi tempi.
Il fascino eterno delle comete
Le comete hanno sempre esercitato un fascino magnetico sull’umanità. Vagabonde cosmiche, portano con sé i segreti del Sistema Solare primordiale. La loro imprevedibilità fa parte del loro incanto: ogni apparizione è un evento irripetibile, e la 2025 F2 (SWAN) non fa eccezione.
Se manterrà le promesse, questa cometa offrirà uno spettacolo celeste alla portata di tutti, ricordandoci che, anche nell’era della tecnologia, basta alzare lo sguardo per ritrovare la meraviglia.