Le condizioni attuali del relitto del Titanic
Il relitto del Titanic, affondato nell’Oceano Atlantico nell’Aprile 1912, è oggi in fase di deterioramento avanzato. L’insieme di batteri marini, ruggine, acqua salata e organismi abissali sta consumando lentamente la struttura della nave, accelerando il processo di disintegrazione. Secondo Lori Johnson, ricercatrice che ha partecipato a una missione esplorativa nel 2019, questo collasso strutturale è alimentato da comunità batteriche capaci di degradare ferro e zolfo. Tali batteri agiscono in modo sinergico, provocando una corrosione tanto rapida quanto inarrestabile.
La creazione di un gemello digitale del Titanic
Prima che la nave più famosa della storia moderna svanisca del tutto, numerosi team internazionali stanno tentando di digitalizzare il relitto con tecnologie di avanguardia. Il progetto più ambizioso ha utilizzato il sistema lidar (Light Detection and Ranging) e la fotogrammetria, ottenendo oltre 700.000 immagini ad altissima risoluzione per costruire una replica digitale completa in 3D del sito del disastro.
L’idea della fotogrammetria, oggi così cruciale, risale al 1858 grazie all’ingegnere tedesco Albrecht Meydenbauer, che dopo un grave incidente cercò un metodo per ottenere misure tridimensionali da fotografie bidimensionali. Questo approccio ha permesso di restituire una visione dettagliata e accurata del Titanic, elemento definito fondamentale dall’esperto Parks Stephenson per ricostruire fedelmente la dinamica dell’evento.
Le rivelazioni dalle nuove scansioni
Tra i dettagli più toccanti emersi dalle analisi delle nuove scansioni, spiccano:
- Un oblò infranto, probabilmente a causa dell’impatto diretto con l’iceberg, che conferma i racconti di ghiaccio penetrato nelle cabine.
- Alcune caldaie deformate e una valvola a vapore aperta sulla poppa suggeriscono che gli ingegneri di bordo, sotto la guida del capo ingegnere Joseph Bell, abbiano continuato a mantenere attivo il sistema energetico per facilitare l’evacuazione in condizioni di maggiore sicurezza. Questo gesto estremo, secondo Stephenson, rappresenta un simbolo di eroismo e sacrificio.
Nuove teorie sul modo in cui il Titanic è affondato
Le simulazioni digitali basate sulle scansioni mostrano che il danno provocato dall’iceberg si sarebbe esteso a ben sei compartimenti stagni, superando il limite progettuale della nave che ne poteva sostenere l’allagamento di quattro. Tuttavia, la zona della prua, dove si sospetta sia avvenuta la maggiore frattura, resta nascosta nel fondale oceanico, rendendo impossibile una verifica visiva diretta.
Il futuro della ricerca sul Titanic
Grazie alle nuove tecnologie e ai modelli tridimensionali ottenuti, studiosi e ingegneri possono ora analizzare con precisione la meccanica della rottura dello scafo, avvicinandosi sempre di più a una ricostruzione verosimile di ciò che accadde nelle ultime ore del Titanic. Secondo gli studiosi coinvolti, queste scansioni rappresentano l’inizio di una nuova era esplorativa nella storia di uno dei più celebri disastri marittimi di sempre.