Innovazione nella stampa 3D: fusi acciaio e bronzo per la prima volta
Una svolta rivoluzionaria nel campo della produzione additiva arriva dagli Stati Uniti, dove un gruppo di ricercatori della Pennsylvania State University, guidato da Jacklyn Griffis, ha realizzato una tecnologia inedita capace di fondere insieme due metalli differenti attraverso la stampa 3D. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Advanced Manufacturing, aprendo nuove prospettive nella fabbricazione di oggetti complessi con caratteristiche finora considerate impossibili.
Deposizione selettiva: la tecnica chiave per mescolare i metalli
L’innovazione si basa sul perfezionamento della deposizione selettiva delle polveri, una metodologia che consiste nel depositare strati sottili di polveri metalliche successivamente fusi da un raggio laser ad alta temperatura. Questo processo viene ripetuto strato dopo strato, fino a costruire l’oggetto desiderato con precisione micrometrica.
Nel test, è stata utilizzata una combinazione di acciaio inossidabile a basso contenuto di carbonio con bronzo composto per il 90% da rame e per il 10% da stagno. Il risultato è una struttura integrata con proprietà fisiche e meccaniche uniche.
Un giroide stampato: tra scienza dei materiali e design futuristico
Per dimostrare la versatilità della nuova tecnica, i ricercatori hanno prodotto un giroide, una forma geometrica tridimensionale complessa e caratterizzata da curve continue e superfici minime. La geometria del giroide, simile alla curvatura delle foglie di agrifoglio, non è solo una sfida tecnica, ma ha anche applicazioni pratiche rilevanti.
Questo tipo di struttura può essere impiegato per creare protesi ossee ultraleggere ma molto robuste, oppure per realizzare componenti aeronautici con un’elevata resistenza meccanica e al contempo un peso contenuto. Medicina e aerospaziale sono dunque i primi settori che potrebbero beneficiare di questa innovazione.
Una nuova era per la produzione additiva multimateriale
Con questo progresso, viene superato uno dei limiti storici della stampa 3D: l’impossibilità di combinare più metalli in un’unica sessione di stampa. La possibilità di creare leghe personalizzate in situ potrebbe rivoluzionare il modo in cui si progettano e realizzano componenti industriali, introducendo nuove funzionalità nei materiali finiti, non ottenibili con tecniche di fusione tradizionali.
L’evoluzione della stampa 3D continua dunque a ridefinire i confini dell’ingegneria dei materiali, con implicazioni concrete su numerosi settori della tecnologia e della produzione.