Scoperte sulle malattie ossee dei felini dai denti a sciabola e dei lupi della preistoria
Recenti studi hanno portato alla luce nuove informazioni riguardanti le condizioni di salute di due specie di predatori estinti, i felini dai denti a sciabola e i lupi della preistoria. Queste ricerche hanno rivelato un’alta incidenza di osteocondrosi nelle loro articolazioni, una malattia che colpisce anche gli animali domestici moderni.
Osteocondrosi nelle Specie Antiche
Una malattia ossea poco documentata
L’osteocondrosi è una patologia dello sviluppo osseo che interessa le articolazioni dei vertebrati, inclusi gli esseri umani e diverse specie domestiche. Nonostante ciò, la presenza di questa malattia nelle specie selvatiche è scarsamente documentata e i casi pubblicati sono rari. In questo contesto, uno studio ha identificato segni di osteocondrosi nei resti fossili di arti di felini dai denti a sciabola e lupi della preistoria, vissuti tra 55.000 e 12.000 anni fa.
Scoperte dai La Brea Tar Pits
Analizzando oltre 1.500 ossa degli arti provenienti dai La Brea Tar Pits, i ricercatori hanno riscontrato piccoli difetti in molte di esse, coerenti con una specifica manifestazione di malattia ossea chiamata osteocondrosi dissecante (OCD). Questi difetti erano principalmente localizzati nelle articolazioni delle spalle e delle ginocchia, con un’incidenza fino al 7% delle ossa esaminate, significativamente più alta rispetto a quella osservata nelle specie moderne.
Implicazioni e Ricerche Future
Limiti dello studio e prospettive
Lo studio attuale è limitato a ossa isolate provenienti da un’unica località fossile, quindi ulteriori ricerche in altri siti potrebbero rivelare modelli nella prevalenza di questa malattia e fornire nuove informazioni sulla vita di questi animali. Non è ancora chiaro, ad esempio, se i problemi articolari avrebbero potuto influenzare le capacità di caccia di questi predatori. Inoltre, l’OCD è comunemente osservata nei cani domestici moderni, che sono spesso fortemente consanguinei, quindi è possibile che l’alta incidenza della malattia in questi animali fossili possa essere un segno di popolazioni in declino mentre queste antiche specie si avvicinavano all’estinzione.
Connessioni con gli animali moderni
Gli autori dello studio sottolineano che queste ricerche contribuiscono alla letteratura in crescita sulla paleopatologia di Smilodon e Aenocyon dirus, rese possibili dalle eccezionali dimensioni dei campioni disponibili presso i La Brea Tar Pits & Museum. Questa collaborazione tra paleontologi e veterinari conferma che questi animali, sebbene fossero grandi predatori che hanno vissuto tempi difficili e ora estinti, condividevano patologie comuni con i gatti e i cani che oggi vivono nelle nostre case.
In conclusione, la scoperta di un’alta incidenza di osteocondrosi nei felini dai denti a sciabola e nei lupi della preistoria apre nuove prospettive sulla comprensione delle malattie ossee e sulla loro presenza nelle specie antiche, fornendo al contempo un collegamento sorprendente con le condizioni di salute degli animali domestici dei nostri giorni.