Un passo avanti nella comprensione della violazione di CP
Le collisioni tra particelle al Large Hadron Collider (LHC) hanno portato alla scoperta di due nuovi casi di violazione di CP, un fenomeno che potrebbe spiegare perché il nostro universo è dominato dalla materia invece che dall’antimateria. Questo risultato, ottenuto grazie al rivelatore LHCb presso il CERN, potrebbe rappresentare un tassello chiave nel puzzle dell’evoluzione cosmica.
Il ruolo dell’LHCb nello studio della materia e dell’antimateria
Al CERN, situato nei pressi di Ginevra, il rivelatore LHCb è specializzato nell’analisi delle particelle contenenti quark beauty, fondamentali per comprendere le differenze tra materia e antimateria. La recente ricerca ha identificato due nuove modalità di violazione di CP, un fenomeno che si riferisce all’asimmetria nelle leggi della fisica tra particelle e le loro controparti di antimateria.
Ozlem Ozcelik, scienziata del CERN, spiega: “Secondo i modelli cosmologici, l’universo primordiale conteneva quantità uguali di materia e antimateria. Tuttavia, qualcosa ha fatto sì che, nel corso del tempo, l’antimateria scomparisse, lasciando spazio a un universo dominato dalla materia. Ma quale processo ha innescato questa trasformazione?”.
Perché la violazione di CP è fondamentale per comprendere l’universo
La violazione di CP è un fenomeno che sfida il principio di simmetria della fisica delle particelle, mostrando che alcune reazioni avvengono con frequenze diverse per materia e antimateria. Sebbene sia stata già osservata in alcune particelle, l’analisi dell’LHCb continua a fornire nuove prove che potrebbero spiegare in che modo questa asimmetria abbia influenzato l’evoluzione dell’universo.
Questi risultati potrebbero aprire la strada a nuove teorie che vanno oltre il Modello Standard, il quadro teorico attuale che descrive le interazioni tra le particelle fondamentali, ma che non riesce a spiegare completamente l’origine della materia rispetto all’antimateria.