Negli ultimi vent’anni, il numero di bambini e giovani adulti che soffrono di patologie croniche o di limitazioni funzionali negli Stati Uniti è aumentato in modo preoccupante. Secondo uno studio recente, molte di queste condizioni potrebbero essere prevenibili, ma senza interventi adeguati rischiano di accompagnare i giovani fino all’età adulta.
Un quadro sempre più critico: i dati dell’indagine
L’analisi si basa su un ampio studio a lungo termine, condotto su oltre 230.000 giovani, le cui famiglie hanno riportato la presenza di condizioni di salute persistenti come l’asma o disturbi che influiscono sulle capacità funzionali, come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). I risultati mostrano un aumento significativo: nel 1999, il 23% dei bambini presentava almeno una di queste problematiche, mentre nel 2018 la percentuale è salita a oltre il 30%. Questo significa che oggi quasi un bambino su tre vive con una condizione di salute grave o con una limitazione che ne ostacola la vita quotidiana.
Le condizioni più comuni nei diversi gruppi di età
Tra i bambini tra i 5 e i 17 anni, l’incremento delle patologie croniche è stato principalmente determinato da:
- ADHD o ADD
- Autismo
- Asma
Nei giovani adulti tra i 18 e i 25 anni, invece, l’aumento delle condizioni di salute problematiche è stato attribuito in particolare a:
- Asma
- Convulsioni o epilessia
- Pre-diabete
Le limitazioni funzionali nei bambini, invece, sono risultate sempre più legate a disturbi del linguaggio, problemi muscoloscheletrici, depressione, ansia e altre condizioni di salute mentale.
Disparità socioeconomiche e difficoltà nell’accesso alle cure
Uno degli aspetti più preoccupanti emersi dallo studio è che molti bambini con condizioni croniche appartengono a fasce economicamente svantaggiate. I ricercatori hanno evidenziato che questi giovani sono più spesso poveri, figli di genitori disoccupati o coperti da un’assicurazione sanitaria pubblica anziché privata. Questo li rende più vulnerabili, con un accesso limitato ai servizi medici e sociali di cui avrebbero bisogno.
Inoltre, il sistema sanitario statunitense non è adeguatamente strutturato per accompagnare i giovani nel passaggio dall’assistenza pediatrica a quella per adulti. Di conseguenza, molti di loro non ricevono le cure necessarie e, in alcuni casi, rischiano di abbandonare del tutto il percorso di trattamento, con un conseguente peggioramento della loro salute.
L’importanza di monitorare le condizioni di salute dei giovani
Secondo gli studiosi, attualmente negli Stati Uniti ci sono circa 87,4 milioni di giovani tra i 5 e i 25 anni, e di questi 25,7 milioni convivono con una condizione cronica o una limitazione funzionale. Ciò significa che ogni anno 1,2 milioni di ragazzi con patologie croniche raggiungono la maggiore età, con la necessità di un supporto medico costante.
Tuttavia, a partire dal 2019, l’indagine nazionale utilizzata per questo studio – il National Health Interview Survey (NHIS) – ha ridotto il numero di domande relative alle condizioni croniche. Questo rappresenta un ostacolo per la ricerca futura, rendendo più difficile monitorare l’evoluzione della salute nei giovani e valutare l’impatto della pandemia del 2020 sulla loro condizione fisica e mentale.
Gli esperti sottolineano l’urgenza di trovare nuovi strumenti per analizzare il problema e proporre strategie efficaci per garantire a questi giovani cure adeguate e un miglioramento della qualità della vita.