Una buona igiene orale è molto più di una semplice questione estetica: rappresenta un elemento fondamentale per la salute generale dell’organismo. I denti e le gengive sane non solo contribuiscono al benessere della bocca, ma riducono il rischio di sviluppare numerose malattie croniche, comprese patologie gravi come il diabete, le malattie cardiovascolari e perfino la demenza. La bocca, infatti, è la principale via di ingresso dei batteri che possono diffondersi attraverso il flusso sanguigno, colpendo vari organi e provocando processi infiammatori sistemici.
Secondo quanto affermato da Shashwat Patel, odontoiatra presso Hamilton Dental a Hamilton, nell’Ontario, le infezioni gengivali sono in grado di trasportare batteri patogeni in altre parti del corpo. Inoltre, i denti danneggiati e le malattie parodontali possono compromettere la nutrizione perché rendono difficoltosa la masticazione, influenzando così lo stato di salute complessivo.
Il collegamento tra malattie gengivali e diabete di tipo 2
Uno studio pubblicato ad agosto 2024 su The American Journal of Medicine ha individuato una connessione tra la malattia parodontale e l’insorgenza del diabete. La parodontite, un’infiammazione cronica che colpisce il tessuto di supporto dei denti, rappresenta un fattore di rischio importante per il diabete mellito. Lo spiega Frank A. Scannapieco, docente di biologia orale presso la University of Buffalo School of Dental Medicine e autore principale della ricerca. Secondo lo studioso, la parodontite contribuisce all’infiammazione sistemica, che può favorire lo sviluppo della resistenza all’insulina, predisponendo così alla comparsa del diabete di tipo 2.
Un ulteriore studio pubblicato su The Journal of the American Dental Association ha evidenziato come i pazienti affetti da malattia parodontale severa abbiano livelli di glicemia più elevati rispetto a chi presenta gengive sane, con un conseguente aumento del rischio metabolico.
L’impatto della salute orale sulle infezioni respiratorie e sulle malattie neurodegenerative
Le infezioni della bocca possono estendersi anche alle vie respiratorie inferiori, dando origine a polmoniti e ad altre infezioni polmonari, specialmente nei soggetti sottoposti a ventilazione meccanica o intubazione prolungata. Il transito dei microrganismi patogeni dalla cavità orale ai polmoni, attraverso la trachea, è una delle principali vie di contagio, secondo le osservazioni di Scannapieco.
Le ripercussioni di una cattiva igiene orale non si fermano qui. Diversi studi suggeriscono che la malattia gengivale possa contribuire all’infiammazione cronica del sistema nervoso centrale, aumentando il rischio di sviluppare Alzheimer e altre forme di demenza. Vi sono indizi che i batteri parodontali possano superare la barriera emato-encefalica, favorendo la comparsa di neuroinfiammazione e, conseguentemente, di declino cognitivo.
Alcuni esperimenti condotti su modelli animali hanno dimostrato la presenza di batteri orali nei cervelli di soggetti che presentavano lesioni compatibili con l’Alzheimer. Nonostante la ricerca sia ancora alle fasi preliminari, gli indizi raccolti lasciano ipotizzare un ruolo significativo della salute orale nell’insorgenza delle malattie neurodegenerative.
Come mantenere una bocca sana per proteggere l’intero organismo
Preservare la salute dei denti e delle gengive è un’abitudine quotidiana semplice ma fondamentale. È necessario spazzolare i denti almeno due volte al giorno, dedicando almeno due minuti ogni volta, preferibilmente al risveglio e prima di andare a dormire. La rimozione della placca deve essere completata utilizzando il filo interdentale ogni giorno.
Effettuare visite regolari dal dentista almeno ogni sei mesi consente di rilevare carie o infezioni prima che possano causare complicazioni. Una dieta equilibrata, povera di zuccheri e di bevande zuccherate, contribuisce al mantenimento della salute orale e, di riflesso, alla salute sistemica.
Secondo le attuali evidenze scientifiche, prendersi cura della bocca potrebbe essere una delle strategie più semplici per prevenire malattie croniche e disturbi neurologici come l’Alzheimer e la demenza, patologie che hanno un impatto devastante sia sull’individuo che sulla società.
Questo articolo ha scopo puramente informativo e non sostituisce in alcun modo il parere di un medico.