Un uomo australiano di poco più di quarant’anni è diventato il primo al mondo a essere dimesso da un ospedale con un cuore artificiale di titanio che ha sostituito il suo organo naturale in modo temporaneo. Si tratta di una svolta epocale nella medicina cardiovascolare, avvenuta all’inizio di febbraio 2025 presso lo St. Vincent’s Hospital di Sydney, sotto la guida del cardiologo trapiantologo Chris Hayward e del chirurgo cardiovascolare Paul Jansz.
Per 105 giorni consecutivi, il dispositivo metallico ha mantenuto in vita il paziente grazie a una pompa levitante di titanio, grande quanto un pugno, che ha garantito l’afflusso continuo di sangue ossigenato ai polmoni. Solo il 6 marzo 2025, l’uomo ha ricevuto un cuore umano da donatore, che ha preso il posto del cuore meccanico. Secondo il team medico, senza il supporto del dispositivo artificiale di BiVACOR, il cuore biologico del paziente non avrebbe resistito fino all’arrivo dell’organo disponibile.
Il cuore di titanio BiVACOR: tecnologia quasi indistruttibile per la sopravvivenza
L’impianto di titanio utilizzato è stato sviluppato dall’azienda australiana BiVACOR, fondata dall’ingegnere biomedico Daniel Timms, che dal 2001 lavora a questa tecnologia innovativa, ispirato dalla tragica esperienza del padre colpito da un infarto. Dopo più di vent’anni di sperimentazioni su modelli animali e in laboratorio, la versione definitiva è stata utilizzata con successo su un paziente australiano, segnando un primato mondiale.
Il cuore artificiale è costituito da materiali metallici altamente resistenti e presenta una sola parte mobile: un rotore magnetico levitante che si muove tra due camere senza sfiorare le pareti, eliminando l’attrito e quindi riducendo al minimo l’usura. Questo lo rende praticamente eterno nel suo funzionamento meccanico, se non fosse per la necessità di sostituire periodicamente la batteria esterna, collegata al corpo tramite un passaggio addominale.
Dimensioni ridotte e prestazioni elevate: il cuore meccanico adatto anche a donne e bambini
Un’altra caratteristica straordinaria del cuore BiVACOR è la dimensione compatta. Con i suoi 650 grammi di peso, può essere impiantato non solo in uomini adulti, ma anche nel torace di donne o di bambini di circa 12 anni. Nonostante le dimensioni ridotte, è in grado di sostenere il fabbisogno cardiaco di un adulto anche durante l’attività fisica intensa.
La prima volta fuori dagli Stati Uniti e il sesto impianto globale
Il successo del caso australiano segue quello del primo impianto umano eseguito l’anno scorso negli Stati Uniti, dove un uomo di 58 anni è sopravvissuto per otto giorni grazie al cuore artificiale di BiVACOR prima di ricevere un cuore umano da trapianto. L’intervento di Sydney rappresenta il primo impianto fuori dagli USA e il sesto al mondo. Secondo Paul Jansz, questa è una “svolta completa”, mentre Chris Hayward prevede che entro il prossimo decennio i cuori artificiali come questo potrebbero diventare l’alternativa standard per chi non può accedere immediatamente a un donatore compatibile.
Le speranze future: dal laboratorio alla sperimentazione clinica
I test in laboratorio hanno dimostrato che il cuore artificiale di BiVACOR può funzionare ininterrottamente per oltre quattro anni, ma non si conoscono ancora i limiti della sua durata nell’organismo umano. A differenza degli altri dispositivi attualmente approvati, il cuore BiVACOR è progettato per essere un dispositivo di lunga durata, con una tecnologia all’avanguardia che promette di cambiare radicalmente l’approccio al trattamento dell’insufficienza cardiaca avanzata.
Il progetto australiano e le prospettive globali
Il Monash University Artificial Heart Frontiers Program, in Australia, ha già messo in programma quattro nuovi impianti di questo cuore di titanio entro la fine dell’anno. Se i risultati delle sperimentazioni cliniche continueranno a essere positivi, la commercializzazione globale del dispositivo potrebbe avvenire entro pochi anni, colmando l’enorme divario tra la domanda e l’offerta di organi da donatore.
Ogni anno, meno di 6.000 trapianti di cuore vengono eseguiti nel mondo, mentre milioni di pazienti restano in lista d’attesa senza alcuna speranza concreta. L’introduzione su larga scala del cuore artificiale totale di BiVACOR potrebbe rappresentare la svolta epocale capace di salvare milioni di vite in tutto il pianeta.