Una recente scoperta scientifica potrebbe rivoluzionare il modo in cui viene diagnosticato e trattato il morbo di Parkinson, una malattia neurodegenerativa che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Grazie a nuove tecniche diagnostiche, è ora possibile individuare la malattia fino a 30 anni prima dell’apparizione dei sintomi, aprendo la strada a trattamenti più efficaci e tempestivi.
La ricerca e i suoi risultati
Il biomarcatore e le scansioni PET
Ricercatori dell’Istituto Florey e di Austin Health a Melbourne, in Australia, hanno scoperto un metodo per rilevare il morbo di Parkinson fino a 30 anni prima che i sintomi si manifestino. Utilizzando un biomarcatore noto come F-AV-133 in combinazione con la tomografia a emissione di positroni (PET), è possibile tracciare la neurodegenerazione in modo più sensibile rispetto ai metodi attuali.
Il disturbo del comportamento del sonno REM come indicatore precoce
Un elemento chiave della ricerca è l’identificazione del disturbo del comportamento del sonno REM (RBD) come un importante indicatore precoce del morbo di Parkinson. Questo disturbo, caratterizzato da movimenti eccessivi durante la fase REM del sonno, è stato riconosciuto come un segnale di allarme significativo per la malattia.
Implicazioni per la diagnosi e il trattamento
Le scoperte potrebbero portare a una diagnosi e a un trattamento più precoci, potenzialmente fino a 10 anni prima di quanto attualmente possibile. Questo significa che i pazienti potrebbero ricevere cure prima che si verifichino danni significativi al cervello.
La visione a lungo termine
Il professor Kevin Barnham, del Florey Institute, sottolinea che l’obiettivo a lungo termine è trovare un modo per rilevare la malattia molto prima e trattare le persone prima che il danno sia fatto. Attualmente, la malattia di Parkinson è difficile da diagnosticare fino a quando i sintomi non sono evidenti, momento in cui fino all’85% dei neuroni del cervello che controllano la coordinazione motoria sono già stati distrutti.
Il disturbo del comportamento del sonno REM (RBD)
Che cos’è l’RBD?
L’RBD è un disturbo che si manifesta durante il sonno REM, in cui gli individui possono urlare o agitarsi, talvolta violentemente, mentre agiscono sogni vividi e spiacevoli. Questo disturbo è causato da una mancanza di atonia muscolare, ovvero la paralisi che normalmente si verifica durante il sonno REM.
La relazione con il morbo di Parkinson
Il 90% delle persone con RBD svilupperà una condizione parkinsoniana e la metà delle persone con il morbo di Parkinson presenta l’RBD. Questo lo rende un segnale di allarme significativo per la diagnosi precoce della malattia.
Consigli per chi soffre di RBD
Se si sospetta di avere l’RBD, è importante consultare uno specialista del sonno e/o un neurologo per una valutazione approfondita e per discutere le possibili implicazioni per la salute a lungo termine.
La ricerca pubblicata su Neurology
I risultati di questa ricerca rivoluzionaria sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Neurology, offrendo nuove speranze per milioni di persone che potrebbero essere a rischio di sviluppare il morbo di Parkinson e aprendo la strada a nuove strategie di screening e trattamento precoce.