Nel Parco Nazionale di White Sands, nel New Mexico, sono state scoperte impronte umane e segni di trascinamento risalenti a 22.000 anni fa, fornendo la più antica testimonianza dell’uso di mezzi primitivi per il trasporto di oggetti. Secondo gli studiosi, questi segni sarebbero stati lasciati da persone che trascinavano strutture in legno chiamate travois, utilizzate per spostare carichi su lunghe distanze.
Il travois: un mezzo di trasporto essenziale per le antiche popolazioni
Il travois era una sorta di slitta rudimentale, costituita da due lunghi pezzi di legno uniti in una forma triangolare o incrociati a X, con un’estremità sollevata e l’altra strisciata a terra. Questo semplice dispositivo permetteva di trasportare merci con meno fatica rispetto a un carico portato sulle spalle. Matthew Bennett, dell’Università di Bournemouth, sottolinea che il travois può essere descritto come “una carriola senza ruota”, diffusa in molte culture nel corso della storia. Tuttavia, questa scoperta rappresenta la prova più antica del suo utilizzo mai registrata fino ad oggi.
Le tracce nel Parco Nazionale di White Sands
Nel 2019, il team di ricercatori ha individuato lunghi solchi associati a impronte umane su un antico lago prosciugato di White Sands, un’area già nota per la presenza di impronte di animali preistorici. Le tracce sono state rinvenute in numerosi punti, indicando che l’uso del travois fosse ampiamente diffuso e non limitato a un solo gruppo familiare.
Alcuni dei segni di trascinamento presentano una singola linea, probabilmente creata da un travois con un solo punto di contatto con il suolo. Altri mostrano due linee parallele, suggerendo l’uso di una struttura più stabile con due punti di appoggio. Le impronte umane si sovrappongono spesso ai segni di trascinamento, confermando che questi antichi strumenti venivano trascinati manualmente. In alcuni casi, accanto alle impronte principali si trovano anche tracce di bambini, indicando che il trasporto poteva essere un’attività collettiva.
Un dibattito sulla popolazione delle Americhe
La datazione delle impronte, annunciata nel 2021, mette in discussione l’idea tradizionale secondo cui gli esseri umani avrebbero raggiunto le Americhe solo dopo il ritiro delle calotte di ghiaccio, circa 15.000 anni fa. Secondo Bennett, le prove di White Sands suggeriscono che le persone potrebbero aver abitato il continente ben prima di quanto ipotizzato, forse trovando percorsi alternativi per attraversare le barriere glaciali.
Questa scoperta si inserisce in un dibattito scientifico ancora aperto. Alcuni studi recenti indicano che gli esseri umani potrebbero essere arrivati nelle Americhe addirittura 33.000 anni fa. Se confermate, queste ipotesi ridefinirebbero completamente la storia della migrazione umana nel Nuovo Mondo.
Tracce simili potrebbero trovarsi in altre parti del mondo
Secondo Bennett, è possibile che esistano altre tracce di trascinamento simili in diverse parti del mondo, ma che finora non siano state riconosciute come tali. Il suo team ha già individuato segni analoghi in altre zone degli Stati Uniti, suggerendo che l’uso del travois fosse una pratica più comune di quanto si pensasse.
Queste antiche impronte umane e i relativi segni di trascinamento offrono un’inedita finestra sul passato, rivelando dettagli straordinari sulle tecnologie di trasporto utilizzate dai primi abitanti delle Americhe.