I parchi nazionali degli Stati Uniti non sono solo luoghi di straordinaria bellezza naturale e mete ideali per una vacanza all’insegna dell’avventura e della tranquillità. Queste aree protette sono anche rifugi essenziali per molte specie animali, alcune delle quali si trovano nella lista delle specie in pericolo di estinzione. Il National Park Service (NPS), con il supporto di ranger e ricercatori, lavora ogni giorno per garantire la conservazione di questi animali e dei loro habitat. Tuttavia, il cambiamento climatico e altre minacce stanno rendendo questa missione sempre più complessa.
Tartaruga marina di Kemp Ridley
La tartaruga di Kemp Ridley è la più piccola tra le tartarughe marine, ma purtroppo anche la più minacciata. La sua popolazione è stata drasticamente ridotta tra gli anni ’40 e ’60 a causa della pesca intensiva, della raccolta illegale di uova e del commercio della sua carne e pelle. In passato, le femmine nidificanti erano oltre 40.000, ma negli anni ’80 il numero è sceso a soli 300 esemplari. Grazie agli sforzi congiunti dell’NPS e della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), che hanno lavorato per proteggere le spiagge di nidificazione e gli habitat marini, oggi il numero è in crescita e conta circa 6.000 femmine nidificanti.
Pipistrelli dell’Indiana e pipistrelli dalle orecchie lunghe del nord
Il pipistrello dell’Indiana (Myotis sodalis) e il pipistrello dalle orecchie lunghe del nord (Myotis septentrionalis) sono due specie che popolano l’area dei Grandi Laghi, in particolare in parchi come l’Indiana Dunes National Park e l’Apostle Islands National Lakeshore. Entrambe le specie sono considerate a rischio, soprattutto a causa della sindrome del naso bianco (WNS), una malattia fungina che attacca i pipistrelli durante il letargo, compromettendo le loro ali e portandoli alla morte. Il National Park Service monitora costantemente le popolazioni di questi mammiferi e sensibilizza i visitatori affinché non contribuiscano involontariamente alla diffusione del fungo.
Furetto dai piedi neri
Negli anni ’80, il furetto dai piedi neri era considerato estinto in natura, fino a quando un piccolo gruppo di esemplari fu scoperto nel Badlands National Park. Le malattie e la drastica riduzione della sua preda principale, il cane della prateria, avevano portato la specie sull’orlo della scomparsa. Per salvarla, i ricercatori hanno catturato gli ultimi furetti rimasti e li hanno allevati in cattività. Grazie a programmi di riproduzione controllata e di reintroduzione, oggi la popolazione ha raggiunto circa 3.000 esemplari e questi agili predatori possono essere nuovamente avvistati nei prati del Badlands National Park.
Pecora bighorn della Sierra Nevada
La pecora bighorn della Sierra Nevada è una sottospecie della più comune pecora bighorn, ed è un’icona della catena montuosa della Sierra Nevada. La sua popolazione ha subito un drastico calo alla fine del 1800, quando il contatto con le greggi di bestiame domestico portò alla diffusione di malattie letali tra questi animali selvatici. Alla fine degli anni ’70, ne restavano solo 250 individui. Durante gli anni ’80, grazie agli sforzi congiunti dell’NPS e del Sierra Nevada Bighorn Sheep Interagency Advisory Group (SNBSIAG), la popolazione è aumentata, consentendo la reintroduzione di questi animali in aree come il Yosemite National Park.
Pesce pupfish del deserto
Sebbene sembri impossibile, nel cuore della Death Valley, una delle aree più aride e inospitali del pianeta, vive il pesce pupfish del deserto. Questo piccolo pesce si trova esclusivamente nel Devil’s Hole, una caverna subacquea situata all’interno del Death Valley National Park. L’ecosistema di questa caverna è unico e fragile: il pupfish sopravvive nutrendosi di alghe e adattandosi a condizioni estreme. Ogni anno, i ricercatori dell’NPS monitorano la sua popolazione, che si aggira mediamente intorno ai 300 individui. Tuttavia, nel 2013, un drastico calo ha ridotto il numero a soli 90 esemplari, senza una causa certa. Il conteggio più recente del 2024 ha registrato una ripresa, con circa 200 pesci nell’area protetta del Devil’s Hole.
I parchi nazionali degli Stati Uniti ospitano molte altre specie a rischio, e il lavoro di conservazione dell’NPS continua per garantire loro un futuro. Questi animali, spesso invisibili ai visitatori, sono parte integrante degli ecosistemi protetti, e la loro sopravvivenza dipende dagli sforzi congiunti di ricercatori, istituzioni e cittadini.