Il temuto asteroide 2024 YR4, che nei giorni scorsi aveva destato preoccupazione per una possibile collisione con la Terra nel 2032, è stato riclassificato come non pericoloso. Grazie a nuove analisi, gli astronomi hanno potuto raffinare i calcoli della sua orbita, riducendo la probabilità di impatto a meno dello 0,001%, un valore quasi insignificante rispetto al 3% inizialmente stimato.
L’analisi delle nuove traiettorie ha ridotto l’allarme
L’asteroide 2024 YR4, con una larghezza compresa tra i 40 e i 90 metri, avrebbe potuto provocare danni locali significativi se fosse entrato in collisione con il nostro pianeta. Tuttavia, osservazioni più accurate, tra cui quelle effettuate dal Very Large Telescope (VLT) dell’Osservatorio Europeo Australe (ESO), hanno permesso di tracciare con precisione la sua traiettoria, escludendo un impatto con la Terra nel dicembre 2032.
Le immagini catturate nel gennaio 2025 dal VLT a lunghezze d’onda infrarosse hanno aiutato gli scienziati a studiare meglio il corpo celeste, migliorando la comprensione del suo percorso orbitale. Gli ultimi dati, raccolti il 20 febbraio, hanno confermato che l’asteroide si manterrà a distanza di sicurezza dal nostro pianeta.
Un rischio che sembrava in crescita
Le probabilità di impatto di un asteroide possono fluttuare in base alle osservazioni disponibili. Inizialmente, le prime rilevazioni suggerivano un rischio crescente, ma con il miglioramento delle analisi, gli astronomi hanno potuto determinare con maggiore accuratezza che 2024 YR4 non rappresenterà una minaccia.
Secondo Olivier Hainaut, astronomo dell’ESO, calcolare la traiettoria dell’asteroide è stato complesso, poiché si sta allontanando dalla Terra e risulta sempre più difficile da osservare. Hainaut ha paragonato questa incertezza a un fascio di luce: inizialmente ampio e sfocato, ma che, con dati più precisi, diventa più nitido. Se nelle prime analisi sembrava puntare verso la Terra, ora il fascio di traiettoria è stato riposizionato, confermando che il pianeta è fuori pericolo.
Il ruolo fondamentale del Very Large Telescope
Situato a 2.635 metri di altitudine sulla cima del Cerro Paranal, nel deserto di Atacama, il Very Large Telescope è stato determinante per affinare le previsioni. Grazie ai suoi grandi specchi e alla sua elevata sensibilità, il VLT è in grado di individuare oggetti deboli e lontani, come il 2024 YR4, contribuendo a valutare il rischio di impatti futuri.
Tuttavia, la capacità di osservazione del VLT potrebbe essere compromessa da un nuovo progetto industriale. La società AES Andes, affiliata alla multinazionale AES Corporation, intende realizzare un impianto per la produzione di idrogeno verde, denominato Inna, a soli 11 chilometri dall’osservatorio.
Gli astronomi avvertono che l’inquinamento luminoso generato dalle strutture industriali potrebbe deteriorare la qualità del cielo notturno, rendendo più difficile l’osservazione di oggetti cosmici deboli. Secondo Hainaut, se il cielo diventasse più luminoso, il VLT potrebbe perdere di vista asteroidi simili al 2024 YR4 con un mese di anticipo, riducendo la capacità di prevedere impatti e di sviluppare strategie per proteggere il pianeta.