Un’innovativa capsula farmaceutica rientra sulla Terra dopo la produzione in orbita
Questa settimana, una capsula spaziale del diametro di un metro rientrerà nell’atmosfera terrestre e toccherà il suolo nel deserto dell’Australia Meridionale, trasportando un carico di farmaci prodotti in microgravità. Lanciata il 14 gennaio dalla Vandenberg Space Force Base in California a bordo di un razzo SpaceX, questa missione rappresenta un ulteriore passo avanti nella produzione farmaceutica nello spazio.
La capsula appartiene a Varda, un’azienda statunitense che punta a rivoluzionare il settore farmaceutico sfruttando l’orbita terrestre bassa per la sintesi di composti biochimici. A bordo del veicolo spaziale, un reattore chimico ha lavorato in assenza di gravità per produrre un composto farmaceutico proprietario, il cui nome e utilizzo non sono stati ancora resi noti.
Il successo della prima missione e l’obiettivo della nuova capsula
Questo non è il primo test condotto da Varda. Nel febbraio 2024, la prima capsula della compagnia, denominata W-1, ha effettuato un atterraggio controllato nello Utah, dimostrando la fattibilità del progetto. Con questa nuova missione, l’azienda intende consolidare i risultati ottenuti e dimostrare che la microgravità può offrire un ambiente ideale per la sintesi di farmaci, consentendo la produzione di composti che sarebbero difficili o impossibili da realizzare sulla Terra.
Il ritorno della capsula sarà monitorato attentamente, poiché il deserto australiano è stato scelto come luogo di atterraggio grazie alla sua vasta estensione e alla scarsa densità abitativa, riducendo al minimo i rischi per la popolazione e facilitando il recupero del veicolo.
La rivoluzione della produzione farmaceutica nello spazio
L’idea di sintetizzare farmaci in orbita nasce dalla necessità di sfruttare le condizioni uniche dello spazio, dove l’assenza di gravità può migliorare la purezza dei composti e la loro cristallizzazione. Questo potrebbe portare a terapie più efficaci e innovative, aprendo nuove frontiere per l’industria farmaceutica.
Se i test di Varda si dimostreranno efficaci, il concetto di fabbriche spaziali per la produzione di farmaci potrebbe diventare realtà nei prossimi anni, trasformando radicalmente il modo in cui vengono sviluppate e distribuite le cure mediche.