Le abitazioni umane non hanno sempre avuto l’aspetto squadrato e regolare che oggi diamo per scontato. Nei primi insediamenti complessi dell’Asia occidentale, le strutture presentavano una notevole varietà di forme e dimensioni, lontane dalla geometria rettangolare dominante nel mondo contemporaneo. Per lungo tempo si è creduto che gli esseri umani abbiano inizialmente costruito case circolari, abbandonandole progressivamente in favore di edifici con angoli retti. Tuttavia, recenti scoperte archeologiche rivelano una realtà ben più articolata.
L’architettura dei primi insediamenti: non solo case rotonde
Un’analisi condotta da un gruppo di ricercatori ha preso in esame 118 strutture risalenti a un periodo compreso tra 15.000 e 8.500 anni fa, distribuite in 23 siti situati nella regione mediterranea e nella Valle del Giordano. Contrariamente alla teoria tradizionale che vede una transizione lineare “dal rotondo al rettangolare”, lo studio evidenzia una maggiore variabilità architettonica rispetto a quanto ipotizzato in passato.
Uno degli esempi più significativi è rappresentato dalle costruzioni realizzate dalla cultura natufiana, una popolazione di cacciatori-raccoglitori che visse circa 15.000-11.500 anni fa nei territori che oggi comprendono Israele, Palestina, Giordania, Libano e Siria. In questi insediamenti, sebbene i primi edifici rettangolari iniziassero a comparire, la presenza di strutture di forme diverse suggerisce che non esistesse ancora una convenzione edilizia consolidata. Solo con il progressivo sviluppo del Neolitico, le costruzioni divennero più uniformi e iniziarono a seguire schemi ripetuti, segno dell’affermarsi di pratiche architettoniche standardizzate.
Perché il rettangolo ha vinto? Le ragioni di un successo millenario
Oggi, quasi tutte le abitazioni e gli edifici pubblici hanno una struttura rettangolare. Ma quali sono le ragioni dietro questa preferenza che ha resistito al passare dei millenni?
Uno dei fattori determinanti è la stabilità strutturale. Le superfici piane offrono maggiore equilibrio, facilitano la disposizione degli arredi e ottimizzano la distribuzione degli spazi interni. Le pareti verticali, inoltre, distribuiscono meglio il peso e permettono di costruire edifici più alti senza comprometterne la solidità.
Un’altra spiegazione riguarda l’efficienza dello spazio. Le stanze rettangolari si affiancano senza lasciare angoli morti inutilizzati, mentre in un’abitazione circolare gli spazi interni risultano più difficili da organizzare. Questo aspetto è particolarmente evidente nelle città moderne, dove ogni metro quadrato ha un valore economico elevato e dev’essere sfruttato al massimo.
Anche gli strumenti di costruzione hanno avuto un ruolo chiave nella diffusione dell’architettura rettangolare. Strumenti come squadre, righe e corde tese hanno reso più semplice progettare e costruire strutture con angoli retti, facilitando la loro riproduzione e consolidando nel tempo questa preferenza.
Un’ipotesi interessante è che le case rettangolari siano il frutto di un’evoluzione architettonica naturale: le strutture con questa forma hanno dimostrato una maggiore resistenza e funzionalità, sopravvivendo nel tempo mentre altre geometrie più complesse sono state abbandonate.
Il futuro dell’architettura: torneremo alle forme circolari?
Nonostante la predominanza dei rettangoli nel paesaggio urbano moderno, la creatività umana non è mai stata vincolata a schemi rigidi. Il futuro potrebbe riservare un ritorno a forme più organiche, soprattutto in risposta a nuove esigenze abitative e ambientali.
Ad esempio, con la prospettiva di colonizzare la Luna o Marte, le costruzioni potrebbero adattarsi a condizioni del tutto diverse da quelle terrestri. In ambienti con gravità ridotta o pressioni atmosferiche differenti, le strutture circolari o a cupola potrebbero rivelarsi più funzionali rispetto ai classici edifici rettangolari.
Se la storia dell’architettura ci insegna qualcosa, è che le forme delle nostre abitazioni non sono statiche, ma rispondono alle necessità del momento. Il dominio dei rettangoli potrebbe non essere eterno: nuove tecnologie e materiali innovativi potrebbero spingerci a ripensare la forma stessa delle nostre case.