Harold Urey e il mistero del gusto dell’acqua pesante
Negli anni ’30, il chimico Harold Urey, dopo aver scoperto il deuterio, si pose una domanda apparentemente banale: che sapore ha l’acqua pesante? La scienza è ricca di esperimenti audaci, condotti spesso sugli stessi ricercatori che li ideavano. È il caso di Klaus Hansen, Gioacchino Failla e lo stesso Urey, che decisero di testare personalmente gli effetti dell’ossido di deuterio (D₂O), il cosiddetto “acqua pesante”.
Cos’è l’acqua pesante e perché è diversa da quella comune
L’acqua che conosciamo è composta da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno (H₂O). Tuttavia, Urey dimostrò che il deuterio, un isotopo più pesante dell’idrogeno, poteva legarsi all’ossigeno per formare una variante dell’acqua: D₂O. Questa particolare forma si trova naturalmente in piccole quantità mescolata all’acqua comune, rappresentando circa lo 0,015% del totale.
L’acqua pesante ha proprietà fisiche leggermente diverse: è più densa, evapora più lentamente e possiede una maggiore capacità di assorbire neutroni, motivo per cui è utilizzata nei reattori nucleari come moderatore per sostenere le reazioni a catena.
Klaus Hansen e il primo test sul sapore dell’acqua pesante
Uno dei primi scienziati a bere una quantità significativa di acqua pesante fu Klaus Hansen, farmacologo dell’Università di Oslo. Incuriosito dalla sua sicurezza per il consumo umano, si sottopose a un esperimento sotto osservazione medica.
Dopo il primo sorso, Hansen descrisse la sensazione come un bruciore secco, seguito da un breve stato di eccitazione mentale e un leggero shock. Tuttavia, non riportò effetti negativi immediati e decise di aumentare progressivamente la dose nei giorni successivi.
Con il passare delle settimane, Hansen non manifestò alcun problema grave, confermando che piccole quantità di acqua pesante potevano essere tollerate dall’organismo umano. Tuttavia, sapeva che dosi elevate sarebbero state tossiche e potevano alterare il metabolismo cellulare.
Urey e Failla: il test alla cieca per scoprire il sapore
Dopo aver letto i risultati di Hansen, Urey e Failla decisero di testare direttamente il sapore dell’acqua pesante, conducendo un esperimento di degustazione alla cieca. Uno dei due tratteneva l’acqua in bocca per alcuni secondi prima di sputarla, mentre l’altro la ingoiava.
Sorprendentemente, entrambi riferirono di non percepire alcuna differenza tra l’acqua normale e l’acqua pesante, concludendo che il D₂O puro ha lo stesso sapore dell’acqua distillata.
Tuttavia, analisi successive hanno rivelato che ad alte concentrazioni, l’acqua pesante ha un retrogusto leggermente dolce, dovuto alla sua interazione con i recettori del gusto sulla lingua.
È pericoloso bere acqua pesante?
Se ingerita in piccole quantità, l’acqua pesante non è tossica e viene talvolta utilizzata in studi scientifici sul metabolismo umano. La Yale School of Medicine ha confermato che oltre 30 anni di ricerche non hanno mostrato effetti negativi derivanti dall’assunzione controllata di deuterio.
Tuttavia, se oltre il 20% dell’acqua presente nel corpo di un mammifero venisse sostituita con D₂O, potrebbero verificarsi alterazioni metaboliche pericolose. Quando questa percentuale raggiunge il 35%, la condizione diventa letale.
In pratica, per avvelenarsi con acqua pesante bisognerebbe berne grandi quantità per giorni interi, un’eventualità improbabile, a meno di trovarsi in un impianto nucleare e decidere di sostituire completamente la propria idratazione con D₂O.
Un esperimento curioso, ma non letale
L’assaggio dell’acqua pesante da parte di questi scienziati non solo ha soddisfatto una curiosità, ma ha anche contribuito alla comprensione della sicurezza e delle proprietà fisiche del deuterio. Sebbene il sapore sia molto simile all’acqua normale, la sua densità maggiore e il suo retrogusto dolce la rendono un’esperienza di degustazione decisamente insolita.