Scienze.com
1.5kLike
Google NewsFollow
  • Home
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
Reading: La Stazione Spaziale Internazionale è troppo pulita? La scarsa diversità microbica potrebbe influire sulla salute degli astronauti
Share
Font ResizerAa
Scienze.comScienze.com
Cerca
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cambia Preferenze Cookie
Follow US
© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)
Home » La Stazione Spaziale Internazionale è troppo pulita? La scarsa diversità microbica potrebbe influire sulla salute degli astronauti
Alla Prima PaginaNews

La Stazione Spaziale Internazionale è troppo pulita? La scarsa diversità microbica potrebbe influire sulla salute degli astronauti

By Valeria Mariani
Published 1 Marzo 2025
4 Min Read
Share

All’interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), la pulizia è una priorità assoluta. Grazie a filtri d’aria avanzati, pulizie settimanali e un costante utilizzo di aspirapolvere, la NASA si impegna a mantenere l’ambiente il più igienico possibile per garantire il benessere degli astronauti. Tuttavia, nonostante questi sforzi, gli equipaggi a bordo della stazione spesso manifestano problemi di salute, tra cui disfunzioni del sistema immunitario, eruzioni cutanee e altre condizioni infiammatorie. Un recente studio suggerisce che la causa potrebbe risiedere in un aspetto inaspettato: la ISS potrebbe essere troppo pulita.

 

La sorprendente mancanza di diversità microbica nella ISS

I microbi, tra cui batteri e virus, svolgono un ruolo fondamentale nell’equilibrio della salute umana. Secondo una ricerca pubblicata il 27 febbraio sulla rivista Cell, condotta dal bioingegnere Rodolfo Salido Benítez dell’Università della California, San Diego, le superfici della ISS mostrano una varietà microbica estremamente limitata.

 

Per arrivare a questa conclusione, gli astronauti hanno prelevato 803 campioni da diverse aree della stazione, tra cui cucina, bagno e sala da pranzo, e li hanno inviati sulla Terra per l’analisi. I risultati hanno rivelato che la ISS ospita una quantità di microbi inferiore rispetto agli edifici terrestri, con una composizione quasi interamente derivante dalla pelle umana e dai materiali di costruzione, mentre meno dello 0,3% proviene da fonti naturali come suolo e acqua.

 

Perché una bassa diversità microbica può essere un problema

Nel corpo umano e nell’ambiente circostante, i microbi competono tra loro per spazio e risorse. Una maggiore diversità aiuta a impedire che un singolo tipo di microrganismo prenda il sopravvento, riducendo il rischio di problemi di salute.

 

Negli ospedali, ad esempio, la scarsa varietà microbica è associata a un aumento delle infezioni. Anche nelle abitazioni terrestri, la composizione del microbioma domestico può influenzare la salute. Alcuni studi hanno dimostrato che le comunità Amish, esposte a microbi provenienti da animali da fattoria, hanno un’incidenza più bassa di asma rispetto ad altre popolazioni con stili di vita simili.

 

Come le pareti della ISS riflettono la nostra stessa flora microbica

Secondo Sean Gibbons, esperto di microbiomi presso l’Istituto per la Biologia dei Sistemi di Seattle, gli ambienti interni agiscono come specchi microbici: in assenza di un’esposizione naturale a suolo, animali e altri elementi dell’ambiente terrestre, le pareti e le superfici della ISS riflettono esclusivamente i microbi già presenti sugli astronauti.

 

Questa condizione rappresenta una sfida crescente per le future missioni spaziali, in cui gli equipaggi trascorreranno periodi sempre più lunghi nello spazio.

 

Soluzioni per migliorare la diversità microbica nello spazio

Per contrastare la scarsa diversità microbica, gli scienziati stanno valutando strategie innovative. Secondo Pieter Dorrestein, biologo chimico dell’UC San Diego, si potrebbero introdurre nell’habitat spaziale animali, o arricchire l’alimentazione degli astronauti con cibi fermentati, noti per la loro ricchezza di batteri benefici.

 

“La realtà è che, prima o poi, abiteremo lo spazio”, afferma Dorrestein. “Questo studio ci offre un primo sguardo su ciò che dobbiamo aggiungere o eliminare per garantire il benessere degli astronauti”.

 

Il punto chiave, conclude, è non solo analizzare ciò che è presente, ma anche riflettere attentamente su ciò che manca.

Share This Article
Facebook Whatsapp Whatsapp LinkedIn Reddit Telegram Threads Copy Link
Share

Subscribe Newsletter

Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
Spazio Pubblicitario
Seguici su:
1.5kFollowersLike
Google NewsFollow
Alla Prima PaginaNews

I Neanderthal erano veri maestri della pietra, lo prova un nuovo studio

By Mirko Rossi
9 Maggio 2025
Ad PremiereNews

Gli scimpanzé parlano? Nuove scoperte sulla loro lingua nascosta

By Valeria Mariani
9 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario
Spazio Pubblicitario

Google nella bufera: Multiply chiede 3 miliardi per Trovaprezzi.it

By Stefania Romano
9 Maggio 2025

Le allucinazioni dell’IA aumentano nonostante gli aggiornamenti

By Stefania Romano
9 Maggio 2025

Scoperto uno stato quantistico chirale in un materiale topologico

By Mirko Rossi
9 Maggio 2025

Sfuggire al doomscrolling: ripensare i social per il nostro benessere

By Valeria Mariani
9 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario

Suggeriti per te

Rocket Lab: il razzo Neutron scelto dall’esercito USA per test logistici globali

Ad PremiereNews
9 Maggio 2025

I Neanderthal cacciavano a squadre già 200.000 anni fa

Alla Prima PaginaNews
9 Maggio 2025

Stella condannata: distruzione imminente attorno al buco nero Ansky

Ad PremiereNews
9 Maggio 2025

Cambiamento climatico: come peggiora silenziosamente la nostra quotidianità

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
12 Maggio 2025

Seguici su: 

Scienze.com

© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)

  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
Welcome Back!

Sign in to your account

Username or Email Address
Password

Lost your password?