Una nuova speranza per il trattamento dell’ipertensione polmonare
L’ipertensione polmonare è una condizione grave che colpisce i vasi sanguigni dei polmoni, rendendo difficile per il cuore pompare il sangue. Tuttavia, un recente studio condotto da ricercatori dell’Indiana University e della University of Notre Dame potrebbe aprire la strada a nuove terapie più efficaci.
La scoperta terapeutica
Il problema dell’ipertensione polmonare
L’ipertensione polmonare è una malattia complessa e spesso fatale che costringe il cuore a lavorare più del normale per pompare il sangue nei polmoni. Nonostante le cause esatte siano ancora sconosciute, uno dei segni distintivi di questa patologia è l’ispessimento dei vasi sanguigni polmonari a causa di una crescita eccessiva delle cellule, noto anche come rimodellamento vascolare.
Un nuovo bersaglio terapeutico
Il team di ricerca ha identificato un nuovo possibile bersaglio terapeutico per trattare l’ipertensione polmonare, concentrandosi sul ribaltamento del rimodellamento vascolare attraverso un percorso epigenetico che coinvolge la proteina SPHK2. Questo approccio innovativo potrebbe trasformare il trattamento di questa seria condizione polmonare.
La ricerca e i suoi risultati
La ricerca, pubblicata sulla rivista Circulation Research, è stata condotta da Margaret A. Schwarz, MD, professore di pediatria presso la IU School of Medicine e autore principale dello studio. La dottoressa Schwarz ha sottolineato che ci sono pochi trattamenti per l’ipertensione polmonare e che questi tendono a trattare i sintomi del rimodellamento vascolare piuttosto che il rimodellamento stesso.
La via epigenetica
La scoperta di un percorso epigenetico mediato dalla proteina SPHK2 che può ridurre e potenzialmente invertire il rimodellamento vascolare nell’ipertensione polmonare è ciò che rende entusiasmanti i risultati del team. La dottoressa Schwarz ha paragonato il concetto a quello del trattamento del cancro, dove l’obiettivo è fermare la crescita del tumore invece di trattare solo i sintomi.
Le prospettive future
I risultati chiave dello studio
Lo studio ha evidenziato che la proteina SPHK2 può guidare la patogenesi dell’ipertensione polmonare attraverso l’iperacetilazione dell’istone H3K9, contribuendo al rimodellamento vascolare delle cellule muscolari lisce dell’arteria polmonare. Inoltre, la carenza di SPHK2 conferisce una ridotta resistenza vascolare polmonare, ipertensione del ventricolo destro e riduzione dello spessore della parete dei vasi distali.
Il ruolo dell’EMAPII
Il polipeptide attivante monociti endoteliali (EMAPII) gioca un ruolo chiave nella stimolazione dell’asse epigenetico modulante nucleare SPHK2/S1P, suggerendo che la cooperazione tra SPHK2 e EMAPII potrebbe essere una forza trainante principale per la riprogrammazione e il rimodellamento vascolare epigenetico mediato delle cellule muscolari lisce dell’arteria polmonare nell’ipertensione polmonare.
Le cellule endoteliali vascolari polmonari
Le cellule endoteliali vascolari polmonari sono un fattore primario dell’asse EMAPII/SPHK2/S1P che altera l’acetiloma con una specificità per le cellule muscolari lisce dell’arteria polmonare, attraverso l’iperacetilazione dell’istone H3K9.
Prossimi passi della ricerca
La dottoressa Schwarz ha dichiarato che i prossimi passi della sua ricerca includeranno un’ulteriore esplorazione della proteina SPHK2 come bersaglio terapeutico per l’ipertensione polmonare, in collaborazione con Brian Blagg, direttore del Warren Center for Drug Discovery and Development presso la University of Notre Dame.
Questo studio è stato reso possibile in parte grazie al finanziamento dei National Institutes of Health, della Lilly Endowment, dell’O’Brien Family Endowment for Excellence, della National Science Foundation e della Buckner Family Scholarship.