Una delle mummie più controverse degli ultimi anni, nota come la “Signora misteriosa”, potrebbe non essere mai stata incinta, né affetta da cancro, secondo un nuovo studio che contesta le affermazioni precedenti. Il reperto, conservato presso il Museo Nazionale di Varsavia, era stato al centro di una scoperta nel 2021, quando il Warsaw Mummy Project annunciò la presenza di un feto nel suo addome e di segni di un tumore nel cranio.
Ora, un gruppo di esperti mette in dubbio entrambe le conclusioni, sostenendo che il cosiddetto feto fosse in realtà un insieme di materiali utilizzati dagli imbalsamatori, mentre i segni nel cranio sarebbero il risultato di un’errata rimozione del cervello durante il processo di mummificazione.
Una teoria troppo sensazionalistica? Le critiche degli scienziati
Secondo il nuovo studio, il team originale avrebbe enfatizzato le proprie scoperte senza prove concrete, spingendo i media a diffondere una narrazione fuorviante. “Il caso della mummia di Varsavia ha ricevuto così tanta attenzione che il dibattito scientifico rigoroso è stato compromesso”, scrivono gli autori della confutazione.
Uno degli scienziati coinvolti nel nuovo studio, descritto come un esperto di imaging fetale, ha contestato la presenza di un feto all’interno della mummia, sottolineando come non esista alcuno scheletro fetale visibile nelle scansioni. Il Warsaw Mummy Project, invece, ha sostenuto che le ossa si sarebbero dissolte a causa di acidi naturali presenti nel corpo dopo la morte.
Per approfondire la questione, i ricercatori scettici hanno inviato le scansioni TC della mummia a dieci esperti indipendenti in radiologia delle mummie. I risultati sono stati unanimi: nessuna traccia di feto. Tutti hanno escluso la presenza di un bambino in gestazione e hanno concordato sul fatto che i materiali nella zona pelvica fossero elementi di riempimento utilizzati durante l’imbalsamazione.
Cancro o errore nella mummificazione? Il dibattito continua
Anche la teoria secondo cui la Signora misteriosa fosse affetta da cancro è stata smentita. Sebbene nelle scansioni siano visibili lesioni nel cranio, nessuno degli esperti ha rilevato prove evidenti di una patologia oncologica. Secondo gli autori dello studio, quei segni sarebbero stati causati da una rimozione maldestra del cervello, un’operazione comune nel processo di mummificazione.
Tuttavia, il Warsaw Mummy Project ribatte, sottolineando che la loro ipotesi era stata convalidata dal Prof. Rafał Stec, esperto di oncologia, e che rimane comunque una teoria scientifica legittima. “Il fatto che altri abbiano interpretazioni diverse è del tutto normale nel mondo accademico”, affermano gli studiosi.
Un dibattito acceso e il ruolo dei media
Oltre alla polemica scientifica, il nuovo studio critica anche il ruolo dei media, accusandoli di aver amplificato un’ipotesi non ancora verificata. Gli autori sostengono che la storia della “mummia incinta” abbia ricevuto un’attenzione sproporzionata, mentre il normale processo di revisione scientifica è stato trascurato.
Dal canto loro, i membri del Warsaw Mummy Project rispondono alle accuse, affermando che il nuovo studio cita solo frammenti selezionati delle loro pubblicazioni, distorcendo il significato complessivo delle loro ricerche. Inoltre, sottolineano che gli autori critici hanno avuto accesso solo a una parte delle scansioni TC, rendendo difficile un’analisi completa della Signora misteriosa.
La controversia continua ad animare il dibattito accademico, con gli esperti divisi tra chi crede che la mummia fosse effettivamente incinta e malata e chi sostiene che le prove a supporto di questa teoria siano insufficienti. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Archaeological and Anthropological Sciences e il confronto tra i ricercatori sembra destinato a proseguire.