Un team di scienziati americani, europei e russi, ha scoperto nel nord est della Siberia un animale microscopico in vita da oltre 24.000 anni. Le rigide temperature della Siberia hanno fatto sì che l’animale sopravvivesse in una porzione di terreno ghiacciato.
Il suo nome scientifico è “Amelia Bdelloidia”, appartiene alla famiglia dei rotiferi, una famiglia di microscopici animali invertebrati. Questo fatto costituisce un caso straordinariamente lungo di sopravvivenza in uno stato di congelamento.
Stando agli studi riportati dalla rivista scientifica Current Biology, la chiave della sopravvivenza in condizione d’ibernazione starebbe nella sua estrema semplicità organica. Ciò ha fatto sì che l’ animale multicellulare, dotato di un canonico apparato digestivo, sia stato in grado di sopravvivere.
Questa creatura non si è solo mantenuta in vita per un lasso di tempo straordinariamente lungo, ma a seguito dello scongelamento ha riacquistato le sue fisiologiche capacità riproduttive. Ciò apre scenari inimmaginabili, per studiare meccanismi di sopravvivenza in condizioni proibitive.
Al momento appare confermata la tesi per la quale un organismo di natura più complessa sarebbe particolarmente difficile da preservare per lunghissimi periodi temporali, in tali condizioni climatiche estreme.