Alcuni dolori colpiscono in modo più rapido e intenso di altri. Senza entrare nell’annosa disputa tra il parto e un calcio nei testicoli, è risaputo che un semplice taglio di carta può risultare sorprendentemente doloroso, mentre il contatto con una pianta urticante può trasformarsi in un’esperienza insopportabile. Ma tra i dolori più immediati c’è sicuramente quello di vedersi tirare i capelli. Se hai mai avuto questa sensazione fulminea, sappi che la scienza ha finalmente confermato il motivo per cui succede.
Lo studio che ha analizzato il dolore da trazione dei capelli
Secondo un’analisi pubblicata da Laura Sanders su Science News, recenti ricerche nel campo delle neuroscienze hanno evidenziato come il dolore causato dal tirare i capelli sia tra i più rapidi mai registrati. L’indagine ha coinvolto partecipanti sottoposti a un esperimento in cui un singolo capello veniva tirato con diverse intensità di forza.
Tra i soggetti coinvolti nello studio, alcuni fungevano da gruppo di controllo, sperimentando il dolore nella sua forma più classica. Gli altri, invece, erano suddivisi in due categorie specifiche: un gruppo con fibre nervose Aβ temporaneamente inattivate e un altro composto da persone affette da una rara condizione genetica chiamata sindrome da carenza di PIEZO2.
PIEZO2 e il suo ruolo nella percezione del dolore
Questa sindrome genetica è caratterizzata da mutazioni che influenzano il funzionamento della proteina PIEZO2, causando sintomi quali artrogriposi, ovvero rigidità e blocco di più articolazioni. PIEZO2 è noto per essere coinvolto nella percezione del tatto, ma finora non si riteneva essenziale nella trasmissione del dolore.
Eppure, i risultati della ricerca hanno smentito questa convinzione. I soggetti affetti da carenza di PIEZO2 avvertivano meno dolore quando i loro capelli venivano tirati, dimostrando che questa proteina gioca un ruolo cruciale nella trasmissione del segnale doloroso dai follicoli piliferi al cervello.
Un percorso neurologico più veloce del previsto
Un altro aspetto sorprendente emerso dallo studio è la via nervosa seguita da questo tipo di dolore. Mentre la maggior parte dei segnali dolorosi viaggia lungo fibre più lente, il dolore provocato dal tirare i capelli si trasmette lungo le fibre Aβ, che sono molto più rapide.
Nei soggetti in cui queste fibre erano state bloccate artificialmente, il dolore risultava del tutto assente. Questa scoperta spiegherebbe anche perché strofinare una ferita possa alleviare temporaneamente il dolore: l’attivazione delle fibre Aβ sembra interferire con il normale segnale doloroso, riducendone l’intensità.
Secondo la neuroscienziata Emma Kindström, prima autrice dello studio, il dolore causato da un capello tirato è circa dieci volte più intenso di una puntura di spillo e si trasmette a una velocità di circa 160 chilometri orari.
Perché alcune persone non provano dolore tirandosi i capelli?
Nonostante queste scoperte, esistono differenze individuali nella percezione del dolore da trazione. Ad esempio, le persone affette da tricotillomania, un disturbo caratterizzato dal bisogno compulsivo di strapparsi i capelli, spesso riferiscono di non provare alcun dolore.
Gli scienziati si sono chiesti se ciò fosse dovuto a una differente soglia del dolore, ma i dati raccolti finora non supportano questa ipotesi, suggerendo che altri fattori neurologici e psicologici potrebbero essere coinvolti.
Allo stesso modo, esistono condizioni mediche in cui anche un lieve tocco sui capelli può risultare doloroso, segnalando potenziali problemi sottostanti nel sistema nervoso.
E ora, se qualcuno potesse finalmente spiegare perché tirarsi i capelli può causare starnuti incontrollabili, sarebbe davvero una grande scoperta.
Lo studio è stato presentato l’8 ottobre 2024 durante la conferenza annuale della Society for Neuroscience.