La tomba di Thutmose II è stata finalmente rinvenuta, segnando una delle scoperte più straordinarie dall’epoca del leggendario Tutankhamon. Un team congiunto di archeologi egiziani e britannici ha individuato il luogo di sepoltura nella zona occidentale della Valle dei Re, nei pressi di Luxor. Secondo le autorità egiziane, questa scoperta rappresenta un tassello fondamentale per la comprensione della XVIII dinastia egizia, colmando una lacuna storica rimasta aperta per secoli.
Un legame diretto con Tutankhamon
Il faraone Thutmose II apparteneva alla stessa dinastia di Tutankhamon, e il suo albero genealogico si intreccia con quello del celebre sovrano bambino. La scoperta è di enorme valore perché, fino ad ora, non erano mai stati rinvenuti oggetti funerari riconducibili a Thutmose II nei musei di tutto il mondo. A confermare l’importanza del ritrovamento è stato Mohamed Ismail Khaled, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità (SCA), che ha sottolineato l’unicità degli artefatti portati alla luce.
La conferma dell’identità del faraone
Gli scavi, avviati nel 2022, avevano inizialmente rivelato l’ingresso e un lungo corridoio che conduceva alla camera funeraria. Tuttavia, nei primi mesi di esplorazione non erano emersi indizi chiari sull’identità del proprietario della tomba. Il mistero è stato risolto quando gli archeologi hanno raggiunto la camera principale, dove hanno trovato frammenti di vasi di alabastro incisi con il nome di Thutmose II e della sua consorte, la regina Hatshepsut.
Prima della scoperta di queste iscrizioni, alcuni esperti ritenevano che la tomba potesse appartenere a una figura secondaria della corte reale. La sua posizione, infatti, è molto vicina a quella delle tombe delle mogli di Thutmose III e della stessa Hatshepsut, che fu moglie e sorellastra di Thutmose II. Le evidenze emerse hanno dimostrato che fu proprio Hatshepsut a supervisionare la sua sepoltura.
I danni causati dalle inondazioni
Purtroppo, lo stato di conservazione della tomba è risultato compromesso. Gli archeologi ritengono che, poco dopo la morte del faraone, il sito sia stato colpito da gravi inondazioni, che avrebbero deteriorato gran parte degli arredi e delle decorazioni originarie. Questo potrebbe spiegare perché la mummia di Thutmose II fu successivamente trasferita e ritrovata nel 1881 in una tomba situata di fronte a Luxor.
Secondo Mohamed Abdel Badei, responsabile del Settore delle Antichità Egizie Antiche, l’acqua ha causato danni ingenti, portando alla dispersione di molti degli elementi funerari. Tuttavia, il team di ricerca è riuscito a recuperare frammenti di intonaco decorato con iscrizioni e disegni, alcuni dei quali riconducibili al Libro di Amduat, un antico testo religioso egizio utilizzato nelle tombe reali.
Questa eccezionale scoperta offre nuove prospettive sul regno di Thutmose II, aggiungendo dettagli inediti alla storia dell’Antico Egitto e alla sua complessa dinastia.