L’Ufficio per la Gestione del Territorio ha significativamente ridotto la revisione ambientale prima di procedere con una vendita di concessioni petrolifere e di gas per un valore di 20,7 milioni di dollari nel New Mexico, nel cuore del bacino del Permiano. L’amministrazione del presidente Donald Trump ha eliminato dalle valutazioni finali gli impatti sulla giustizia ambientale e i costi legati alle emissioni di gas serra, accelerando il processo di vendita senza i vincoli normativi imposti dalla precedente amministrazione.
Nuova strategia per lo sviluppo energetico
La vendita, che ha coinvolto 1.317 acri suddivisi in sette lotti, ha visto la partecipazione di 25 offerenti, testimoniando l’interesse per l’estrazione di petrolio e gas in un’area strategica per l’industria energetica statunitense. La decisione del Bureau of Land Management (BLM) di procedere con l’asta senza una valutazione approfondita degli impatti ambientali segna un cambio di rotta rispetto alla politica adottata sotto Joe Biden, che prevedeva un’analisi dettagliata delle conseguenze sociali ed ecologiche delle concessioni.
L’amministrazione Trump ha giustificato questa scelta affermando che non esiste alcun obbligo legale di valutare il costo sociale delle emissioni di CO₂ e che tali analisi, adottate dall’amministrazione Biden, sarebbero state sbilanciate e prive di una base scientifica solida.
Eliminazione delle considerazioni sulla giustizia ambientale
Un aspetto particolarmente controverso riguarda la rimozione dell’analisi sulla composizione razziale ed etnica delle comunità interessate dalle concessioni. In passato, l’amministrazione Biden aveva documentato che le zone coinvolte dalla vendita erano abitate fino al 93% da minoranze, ben al di sopra della media nazionale del 41,1%. Tuttavia, il BLM di Trump ha escluso questi dati dal rapporto ufficiale, suscitando forti critiche da parte degli ambientalisti, che hanno definito questa decisione un atto di censura ingiustificata.
Secondo Rose Rushing, avvocato del Western Environmental Law Center, si tratta di una mossa che ignora deliberatamente gli interessi delle comunità locali, che da decenni subiscono gli effetti negativi dello sfruttamento dei combustibili fossili.
Revisione del National Environmental Policy Act
La vendita delle concessioni si inserisce in un quadro più ampio di revisione delle normative ambientali. Il Consiglio della Casa Bianca sulla Qualità Ambientale (CEQ) ha avviato una riforma del National Environmental Policy Act (NEPA), uno dei pilastri della legislazione ambientale statunitense.
La nuova politica mira a semplificare e accelerare le procedure di autorizzazione, riducendo la burocrazia e privilegiando efficienza e certezza normativa rispetto a qualsiasi altra considerazione. Le nuove direttive eliminano l’obbligo di includere le questioni di giustizia ambientale nelle valutazioni NEPA, allineandosi alla strategia pro-sviluppo adottata dall’amministrazione Trump.
La decisione del CEQ di annullare le regolamentazioni NEPA esistenti, in vigore dagli anni ’70, è stata influenzata da una recente sentenza del tribunale federale del North Dakota, che ha stabilito che il CEQ non aveva l’autorità legale per stabilire norme attuative per il NEPA. La nuova regola dovrà comunque passare attraverso un periodo di revisione pubblica prima di essere ufficialmente adottata.
Il dibattito sul costo sociale delle emissioni
Un altro punto critico riguarda la valutazione economica delle emissioni di gas serra. Sotto l’amministrazione Biden, il BLM aveva stimato che l’impatto delle emissioni legate alla vendita delle concessioni del New Mexico avrebbe generato un costo sociale compreso tra 235 milioni e 678 milioni di dollari, utilizzando il parametro di 190 dollari per tonnellata di CO₂.
L’amministrazione Trump ha invece dichiarato di non riconoscere questa metrica, sostenendo che le analisi sui costi ambientali non tengono conto dei benefici economici derivanti dalla produzione di petrolio e gas. Di conseguenza, il BLM ha deciso di non includere alcuna valutazione costi-benefici nella sua analisi, affermando che la vendita delle concessioni non rientra tra le regolamentazioni che richiedono tale procedura.
Le possibili sfide legali
Gli attivisti ambientali hanno già annunciato battaglia, sostenendo che la revisione delle politiche ambientali da parte dell’amministrazione Trump riduce la trasparenza e limita la partecipazione pubblica nei processi decisionali. Se le nuove regole verranno adottate definitivamente, sarà probabilmente la magistratura a stabilire se la loro applicazione sia conforme alle leggi federali.
Per ora, la vendita delle concessioni petrolifere nel New Mexico rappresenta un chiaro segnale del cambio di rotta della politica energetica statunitense, con un ritorno a una strategia più favorevole all’industria dei combustibili fossili e meno attenta alle preoccupazioni ambientali.