Ogni proprietario di un cane conosce i comportamenti tipici del proprio amico a quattro zampe, dai movimenti della coda alle orecchie che si rizzano in segno di attenzione. Tuttavia, esiste un gesto molto più discreto che spesso passa inosservato: il battito delle palpebre.
Un recente studio ha messo in luce come questo semplice movimento possa rappresentare un meccanismo di comunicazione inconscia tra i cani, offrendo agli scienziati un’inedita prospettiva sul linguaggio non verbale dei nostri fedeli compagni. Pubblicata su Royal Society Open Science, la ricerca ha dimostrato che i cani tendono a imitare il battito delle palpebre degli altri esemplari, suggerendo che questo comportamento possa svolgere un ruolo fondamentale nel loro modo di interagire.
La mimica facciale nei cani non è una scoperta del tutto nuova: studi precedenti hanno già evidenziato come gli animali possano sincronizzare i loro movimenti durante episodi di sbadigli contagiosi o espressioni facciali condivise durante il gioco. Ciò che rende interessante questa ricerca è il fatto che il battito delle palpebre, molto meno evidente di un’espressione giocosa o di uno sbadiglio, possa essere un ulteriore segnale visivo per favorire la socializzazione.
Il ruolo del battito delle palpebre nella comunicazione sociale
Lupi e cani, condividendo un antenato comune, hanno sviluppato una serie di segnali visivi che aiutano a gestire le interazioni sociali e a evitare conflitti. Movimenti discreti, come il battito delle palpebre o il leccarsi il naso, possono essere interpretati come segnali di non aggressività, utilizzati per tranquillizzare un altro membro del branco o anche un essere umano.
Anche tra gli esseri umani, il battito delle palpebre gioca un ruolo significativo nella comunicazione. Studi precedenti hanno dimostrato che le persone tendono a coordinare inconsciamente il battito delle palpebre con il proprio interlocutore, creando un senso di connessione sociale. I ricercatori hanno quindi voluto verificare se un fenomeno simile potesse manifestarsi anche nei cani.
Per testare questa ipotesi, gli studiosi hanno mostrato a un gruppo di cani alcuni video di 12 secondi, ciascuno con protagonisti tre cani attori: un terrier, un cocker spaniel e un border collie. Sono stati realizzati tre diversi set di video:
- Un primo set mostrava i cani fermi e attenti, con lo sguardo fisso sulla telecamera.
- Un secondo set mostrava i cani che si leccavano il naso.
- Un terzo set mostrava i cani mentre battevano le palpebre.
I video sono stati poi montati in sequenze in cui uno dei segnali facciali veniva riprodotto ogni quattro secondi, per osservare le reazioni dei cani spettatori.
I cani rispondono con il battito delle palpebre
Cinquantaquattro cani sono stati selezionati per lo studio e, mentre guardavano i video, sono stati monitorati attraverso un sensore della frequenza cardiaca per misurare eventuali cambiamenti fisiologici. Inoltre, sono state registrate le loro espressioni facciali per analizzare eventuali comportamenti di imitazione.
Alcuni cani si sono addormentati durante la visione dei video, ma quelli rimasti svegli hanno mostrato un dato interessante: hanno battuto le palpebre il 16% in più quando osservavano il video in cui gli attori canini facevano lo stesso movimento, rispetto agli altri due video.
La sequenza con il leccamento del naso, invece, non ha generato un aumento significativo di questo comportamento nei cani spettatori, suggerendo che il battito delle palpebre abbia un valore comunicativo più specifico rispetto ad altri segnali facciali.
Dal punto di vista fisiologico, la frequenza cardiaca è rimasta stabile, segno che i cani non hanno percepito lo stimolo come un fattore di stress, ma piuttosto come un comportamento naturale e sociale.
Un gesto inconscio ma significativo
I risultati suggeriscono che il battito delle palpebre nei cani possa essere una forma di comunicazione sociale non intenzionale, simile a quanto avviene negli esseri umani. Non sembrano battere le palpebre in modo consapevole per imitazione, ma piuttosto come una reazione spontanea.
Gli scienziati sottolineano che saranno necessarie ulteriori ricerche per comprendere come e perché i cani sincronizzano il battito delle palpebre, poiché il tempismo di questo movimento potrebbe rivelare dettagli ancora più interessanti sul modo in cui questi animali interagiscono e costruiscono relazioni.