Il legame tra scosse sismiche e apparizioni inspiegabili
Per decenni, gli abitanti di Summerville, una cittadina della Carolina del Sud, hanno raccontato di aver visto una strana luce fluttuante lungo una ferrovia abbandonata. Conosciuta come Luce di Summerville, questa apparizione veniva associata alla leggenda di una vedova in lutto che vagava lungo i binari alla ricerca della testa mozzata del marito, un operaio ferroviario morto tragicamente in un incidente.
Tuttavia, una nuova spiegazione scientifica potrebbe risolvere il mistero. Secondo Susan Hough, sismologa dell’United States Geological Survey (USGS), la luce non avrebbe nulla a che fare con il soprannaturale, ma potrebbe invece essere un esempio delle cosiddette luci dei terremoti, un fenomeno ancora poco compreso ma documentato in numerose occasioni in tutto il mondo.
Le luci dei terremoti: una realtà documentata da millenni
Il legame tra attività sismica e strane manifestazioni luminose è noto da secoli. Nel XIX secolo, lo scienziato irlandese Robert Mallet, uno dei pionieri della sismologia, raccolse testimonianze di luci misteriose osservate in concomitanza con terremoti fin dal 1606 a.C.. I racconti descrivono sfere luminose che rotolano sul terreno, bagliori simili all’aurora boreale nel cielo e strisce luminose che si muovono nell’aria.
Nonostante numerosi avvistamenti, il fenomeno è rimasto a lungo oggetto di dibattito nella comunità scientifica. Solo dagli anni ’80 in poi la maggior parte dei sismologi ha iniziato ad accettare l’esistenza delle luci sismiche, pur senza un modello definitivo che le spieghi. Secondo Hough, la Luce di Summerville potrebbe essere uno di questi casi, un’ipotesi che ha approfondito in un articolo pubblicato nel gennaio 2025 sulla rivista Seismological Research Letters.
La regione di Summerville si trova nei pressi dell’epicentro del terremoto di magnitudo 7.3 che devastò Charleston nel 1886, e tra il 1959 e il 1960 fu colpita da diverse scosse minori. Gli avvistamenti della misteriosa luce risalgono proprio a quel periodo, suggerendo un possibile collegamento con l’attività sismica della zona.
Testimoni hanno riferito che, nel momento in cui osservavano la luce, le loro automobili iniziavano a tremare violentemente, un dettaglio che secondo Hough potrebbe indicare vibrazioni impercettibili ma reali. Anche i residenti di edifici antichi raccontavano di strani scricchiolii provenienti dai piani superiori, un altro possibile segnale di micro-scosse sismiche.
Quali sono le cause delle luci sismiche?
Sebbene le prove siano ancora indirette, esistono diverse teorie sul fenomeno. Yuji Enomoto, sismologo giapponese dell’Università di Shinshu, ha pubblicato nel luglio 2024 uno studio in cui ipotizza che le luci dei terremoti siano causate da gas sotterranei, come radon e metano, rilasciati a causa della pressione esercitata dalle placche tettoniche.
Secondo questa teoria, la ferrovia abbandonata di Summerville potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale. Le rotaie e le strutture metalliche avrebbero potuto accumulare una carica elettrostatica, innescando una scintilla sufficiente ad accendere i gas rilasciati dal terreno. Se così fosse, questo meccanismo potrebbe spiegare molte altre leggende sui fantasmi ferroviari osservati lungo binari abbandonati in diverse parti del mondo.
Tuttavia, non tutti gli scienziati sono convinti di questa ipotesi. John Ebel, sismologo della Boston University, ritiene improbabile che piccole scosse possano generare questi fenomeni, poiché, secondo lui, le luci sismiche sono più frequentemente associate a terremoti di grande magnitudo. Fa notare, ad esempio, che la Faglia di San Andreas, in California, è soggetta a centinaia di microscosse quotidiane, ma non si registrano avvistamenti di luci con la stessa frequenza.
Tuttavia, Ebel ammette che la regione della Carolina del Sud potrebbe ancora subire scosse di assestamento legate al sisma del 1886, quindi il legame tra le luci e i terremoti merita ulteriori approfondimenti.
Il valore scientifico delle storie di fantasmi
Pur riconoscendo che la sua teoria è ancora speculativa, Hough ritiene che studiare questi racconti possa avere un valore scientifico concreto. Se la Luce di Summerville fosse davvero legata all’attività sismica, il fenomeno potrebbe aiutare a identificare zone di faglia attive in aree dove i terremoti sono rari ma potenzialmente distruttivi.
Il problema principale, però, è ottenere i fondi necessari per condurre ricerche sul campo. “Scrivere una proposta per andare a caccia di fantasmi a Summerville non è esattamente il modo migliore per convincere i finanziatori,” scherza la sismologa.
Al di là delle spiegazioni scientifiche, il mistero della Luce di Summerville continua ad affascinare. Se da un lato il fenomeno potrebbe rivelarsi un indicatore naturale di attività tettonica, dall’altro la leggenda della vedova in lutto mantiene intatto il suo fascino. Forse, in un modo o nell’altro, il confine tra scienza e paranormale è meno netto di quanto si pensi.