Le pompe di calore ad aria si sono affermate come una delle soluzioni più apprezzate nel mondo dell’energia pulita, offrendo un sistema di riscaldamento e raffreddamento ad alta efficienza e totalmente elettrico. Tuttavia, la loro resa può diminuire significativamente quando le temperature scendono troppo, spingendo i proprietari di casa a consumare più elettricità per mantenere il comfort abitativo.
A differenza di queste, le pompe di calore geotermiche sfruttano il calore del sottosuolo, dove la temperatura rimane stabile tra i 10 e i 15 gradi Celsius tutto l’anno, garantendo un’efficienza superiore. Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, in un rapporto pubblicato a gennaio, prevede che entro il 2050 oltre 80 milioni di abitazioni potrebbero essere riscaldate e raffrescate con questa tecnologia, rispetto al solo milione attuale. Tuttavia, il raggiungimento di questo obiettivo dipenderà dallo sviluppo di una forza lavoro specializzata in perforazione geotermica.
Brock Yordy: un esperto di perforazione in prima linea nella rivoluzione geotermica
Per approfondire le opportunità e le sfide del settore, Inside Climate News ha intervistato Brock Yordy, un professionista con esperienza nella perforazione per petrolio, gas e risorse idriche, oggi impegnato nella diffusione della tecnologia geotermica. Yordy ha co-fondato la Geothermal Drillers Association, un’associazione nata per garantire sicurezza, formazione e professionalità in questo settore in forte crescita.
Secondo Yordy, l’industria della perforazione geotermica necessita di un’espansione massiccia della forza lavoro, con un numero di operatori che potrebbe raddoppiare o addirittura triplicare, passando dagli attuali 20.000 a oltre 60.000 lavoratori. La sfida principale sarà formare personale specializzato per lavorare in aree urbane densamente popolate, dove l’installazione di impianti geotermici richiederà strumenti e tecniche differenti rispetto alla perforazione tradizionale per il petrolio o l’estrazione di acqua.
Il passaggio dalla perforazione petrolifera al geotermico
Molti operatori del settore petrolifero e del gas potrebbero trovare nel geotermico una valida alternativa, ma Yordy sottolinea che la mobilità della forza lavoro rappresenta un ostacolo significativo. Non è realistico aspettarsi che un perforatore dell’Alabama o del North Dakota si trasferisca a New York o nel Massachusetts senza garanzie di stabilità per sé e per la propria famiglia. Per rendere il settore attrattivo, è fondamentale offrire salari competitivi, benefit adeguati e condizioni di lavoro sostenibili, che consentano agli operatori di mantenere un equilibrio tra vita lavorativa e familiare.
L’esperienza personale di Yordy conferma questa necessità. Durante la pandemia, ha lavorato a lungo lontano da casa e, al suo ritorno in Michigan, ha dovuto affrontare la perdita del padre senza aver avuto la possibilità di trascorrere con lui il tempo desiderato. Per questo, sottolinea l’importanza di favorire l’occupazione locale, permettendo agli operatori di lavorare nelle loro comunità senza dover viaggiare continuamente.
La formazione della nuova generazione di perforatori geotermici
Per colmare il divario di competenze e creare una nuova generazione di tecnici specializzati, Yordy ha recentemente condotto un corso di formazione di 80 ore a Boston, insegnando a sette partecipanti senza esperienza le basi della perforazione. Al termine del corso, questi erano già pronti per entrare nel mondo del lavoro.
Un aspetto cruciale di questa formazione è l’inclusività. L’industria della costruzione e della perforazione negli Stati Uniti è storicamente dominata da uomini bianchi del Midwest, ma il settore geotermico può diventare un’opportunità di crescita per le comunità locali. Nella sessione di Boston, ad esempio, tutti i partecipanti erano persone di colore, provenienti dalle aree in cui verranno installati gli impianti. Questo approccio permette di creare un legame tra la comunità e il lavoro, aumentando l’accettazione sociale dei cantieri e migliorando la qualità dell’occupazione.
L’esperienza di un perforatore con “fango nel sangue”
La carriera di Yordy nella perforazione è iniziata nell’azienda di famiglia in Michigan, dove ha appreso le tecniche per la perforazione di pozzi d’acqua. Dopo il college, ha lavorato con Halliburton, specializzandosi nei fluidi di perforazione e acquisendo esperienza in contesti internazionali, tra cui la perforazione di rocce geotermiche in Cile e di terre rare negli Stati Uniti occidentali.
Tra le diverse tecnologie di perforazione utilizzate, Yordy ha sperimentato il sistema ad aria compressa, la perforazione a fanghi e la tecnologia sonica, che sfrutta vibrazioni ad alta frequenza per rimuovere il materiale dal sottosuolo. In un progetto con l’Air Force, ha introdotto un sistema innovativo basato su bolle di sapone, che ha permesso di ridurre il consumo di aria e carburante, guadagnandosi il soprannome di “Capitan Bolle”.
Il futuro della perforazione geotermica: uomini o macchine?
Con l’evoluzione delle tecnologie, molte aziende stanno cercando di automatizzare il processo di perforazione. Tuttavia, Yordy è convinto che, sebbene la robotica possa supportare il lavoro umano, sarà sempre necessario un operatore esperto ai comandi. Come nel caso dell’aviazione, dove i piloti possono affidarsi al pilota automatico ma devono essere pronti a intervenire, la perforazione geotermica richiede intuizione, sensibilità e capacità decisionali, qualità difficili da replicare con un software.
Il geotermico tra politica e investimenti
Le politiche energetiche degli Stati Uniti stanno vivendo un periodo di incertezza, ma Yordy ritiene che il geotermico continuerà a svilupparsi, soprattutto grazie agli incentivi locali e statali. New York, Massachusetts, California e alcuni stati del Pacifico nord-occidentale stanno mantenendo obiettivi climatici ambiziosi, mentre altre regioni sembrano meno orientate verso la transizione energetica.
Dal punto di vista degli investitori, la crescita del settore dipenderà dalla domanda e dalle politiche pubbliche. Se solo un quarto degli stati statunitensi continuerà a spingere per l’energia pulita, la diffusione delle pompe di calore geotermiche potrebbe subire rallentamenti, con ripercussioni su occupazione e innovazione.
Un settore da raccontare: il ruolo dei media e della formazione
Oltre al lavoro pratico sul campo, Yordy si impegna attivamente nella divulgazione attraverso podcast, articoli e video, con l’obiettivo di unire la comunità dei perforatori e tramandare le conoscenze acquisite.
Secondo lui, la perforazione è una professione affascinante, paragonabile a quella di un astronauta o di un esploratore. Scoprire materiali sconosciuti nel sottosuolo è un’esperienza unica, che può entusiasmare e attrarre nuove generazioni di tecnici. Con l’espansione del geotermico, l’industria ha l’opportunità di trasformarsi, diventando più sostenibile, inclusiva e tecnologicamente avanzata, senza però perdere il valore dell’esperienza umana.