TikTok è di nuovo scaricabile negli Stati Uniti sugli store digitali di Apple e Google, dopo che le due multinazionali hanno ricevuto formali rassicurazioni direttamente dalla ministra della Giustizia statunitense, Pam Bondi. A darne notizia è l’agenzia Bloomberg, che ha seguito da vicino l’evolversi della situazione.
Le piattaforme Apple Store e Google Play avevano infatti rimosso l’applicazione cinese il mese scorso, ottemperando a quanto stabilito dalla nuova legge firmata dal presidente Joe Biden, la quale imponeva la cessione delle attività statunitensi di TikTok o, in alternativa, il divieto assoluto dell’app sul territorio americano.
Subito dopo il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, il capo dell’amministrazione ha ordinato al Dipartimento di Giustizia di sospendere ogni azione esecutiva per un periodo di 75 giorni. Questo intervallo sarebbe stato concesso per consentire ai vertici governativi di lavorare su una possibile intesa che potesse soddisfare sia le esigenze di sicurezza nazionale sia quelle commerciali.
In una recente dichiarazione, riportata sempre da Bloomberg, lo stesso Donald Trump ha sottolineato che la questione sta attirando un’attenzione significativa. Ha poi aggiunto che la definizione dell’accordo potrebbe richiedere il nullaosta di Pechino, esprimendo al contempo fiducia nell’ottenere il via libera da parte del presidente cinese Xi Jinping.
“Esiste un forte interesse verso TikTok, e ritengo che probabilmente sarà necessaria l’approvazione della Cina. Mi auguro sinceramente che riusciremo a trovare un’intesa e penso che Xi darà il proprio assenso”, ha dichiarato Trump secondo le fonti citate.
L’intera vicenda ha tenuto col fiato sospeso milioni di utenti statunitensi, considerando che TikTok rappresenta una delle piattaforme social più utilizzate, soprattutto tra i giovani. Il ritorno sull’Apple Store e su Google Play rappresenta dunque una svolta rilevante, che potrebbe preludere a una soluzione definitiva della controversia tra Washington e Pechino riguardo ai dati personali degli utenti e ai possibili rischi per la sicurezza nazionale americana.
Nonostante l’apertura istituzionale, la situazione resta comunque fluida, con i riflettori puntati sulle prossime mosse dell’amministrazione Trump e sulle eventuali condizioni che il governo cinese porrà per concedere il proprio benestare.