L’Azerbaijan si è aggiudicato l’organizzazione dei prossimi colloqui sul clima delle Nazioni Unite, previsti per il prossimo anno a Baku. Un alto funzionario del paese ha sottolineato l’importanza delle riserve di gas naturale dell’Azerbaijan nel supportare la transizione energetica globale.
Le riserve di gas naturale dell’Azerbaijan
Un’energia più pulita
Secondo Hikmet Hajiyev, consigliere per la politica estera del Presidente Ilham Aliyev, il gas naturale è una fonte di energia significativamente più pulita rispetto ad altre opzioni disponibili. L’Azerbaijan, in particolare, possiede un potenziale notevole in questo settore, con stime che indicano la presenza di circa 2,5 trilioni di metri cubi di riserve di gas naturale.
Impatto sul riscaldamento globale
Nonostante il gas naturale produca meno emissioni rispetto al carbone o al petrolio quando bruciato, il suo impatto rimane superiore rispetto alle fonti di energia rinnovabile. Gli scienziati del clima hanno espresso preoccupazione sul fatto che un aumento della produzione di gas naturale possa diventare uno dei principali fattori di cambiamento climatico, ostacolando gli sforzi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius sopra i livelli preindustriali.
La COP29 e la transizione energetica
La scelta di Baku come sede
La decisione di ospitare la COP29 a Baku è stata presa dopo mesi di stallo geopolitico riguardo la localizzazione del vertice sul clima delle Nazioni Unite del 2024. La candidatura dell’Azerbaijan ha ricevuto l’approvazione di quasi 200 paesi, inclusa l’Armenia, storico avversario, con cui sono stati recentemente concordati i principi di base di un trattato di pace dopo decenni di conflitto.
La risposta alle critiche
Nonostante alcune preoccupazioni espresse dagli attivisti per il clima sulla scelta di un altro paese produttore di petrolio come sede dei colloqui, Hajiyev ha sottolineato che le nazioni esportatrici di petrolio dovrebbero dare l’esempio e che ospitare il vertice non è un paradosso, ma piuttosto un complemento agli sforzi di transizione energetica. L’Azerbaijan, membro dell’OPEC+, sostiene un approccio graduale al distacco dai combustibili fossili, piuttosto che un’immediata eliminazione.
La necessità di combustibili fossili
Hajiyev ha inoltre evidenziato che vi è ancora una necessità di combustibili fossili oltre la domanda energetica, come nel caso della loro utilizzazione nella produzione di plastica, anche se è in corso di negoziazione un trattato internazionale che potrebbe limitarne l’uso.
Investimenti in energia verde
Infine, Hajiyev ha messo in luce i nuovi investimenti del paese in energia verde, inclusi progetti eolici e solari, e gli sforzi per costruire un cavo elettrico sotto il Mar Nero per trasferire energia verde azera dalle previste fattorie eoliche del Mar Caspio all’Europa.
In conclusione, l’Azerbaijan si sta posizionando come un attore chiave nella transizione energetica globale, sfruttando le proprie risorse naturali e investendo in tecnologie rinnovabili, pur affrontando le sfide e le critiche legate al proprio ruolo nel panorama energetico attuale.