Nel Regno Unito, un intervento chirurgico rivoluzionario ha permesso la rimozione di un tumore cerebrale considerato difficile da operare, utilizzando un’innovativa tecnica minimamente invasiva. Ruvimbo Kaviya, una donna di 40 anni, è diventata la prima paziente del paese a sottoporsi a un’operazione di chirurgia endoscopica trans-orbitale, che ha consentito ai medici di accedere alla massa tumorale attraverso una piccola incisione vicino all’occhio.
“Sono rimasta stupita dal recupero,” ha dichiarato Kaviya, che si è ripresa rapidamente senza gonfiore né effetti collaterali, lasciando l’ospedale dopo soli due giorni. “Ora mi sento perfettamente bene.”
Un mal di testa persistente e una diagnosi inaspettata
Nel corso del 2023, Kaviya ha iniziato a soffrire di forti cefalee, che nel tempo si sono intensificate fino a provocare spasmi dolorosi. Inizialmente, pensava fossero problemi ai denti, ma una risonanza magnetica ha rivelato la presenza di un meningioma, un tipo di tumore che si sviluppa nelle meningi, la membrana protettiva del cervello.
Il tumore si trovava nel seno cavernoso, una zona profonda situata dietro l’orbita oculare, attraverso cui passa la vena giugulare, rendendo l’area particolarmente difficile da raggiungere. Fino a poco tempo fa, questo tipo di tumore veniva considerato quasi inoperabile, poiché la sua rimozione richiedeva interventi invasivi, come l’apertura del cranio e lunghi tempi di recupero.
Una tecnica innovativa che evita il cervello
Grazie ai recenti progressi nella neurochirurgia, il team del Leeds Teaching Hospitals NHS Trust ha adottato una tecnica meno invasiva, evitando di aprire il cranio e riducendo al minimo i rischi per il paziente. “Questo metodo ci permette di rimuovere i tumori senza comprimere o retrarre il cervello,” ha spiegato il neurochirurgo Asim Sheikh, che ha partecipato all’operazione. “Il trauma è significativamente ridotto, e il recupero è molto più rapido.”
I medici hanno effettuato una piccola incisione accanto alla palpebra, attraverso la quale hanno inserito strumenti endoscopici per raggiungere il tumore e rimuoverlo. Il taglio, di appena 1,5 centimetri, ha lasciato una cicatrice quasi invisibile.
La tecnologia 3D al servizio della chirurgia
L’intervento pionieristico è stato reso possibile anche grazie a un modello 3D personalizzato del cervello e del cranio di Kaviya, realizzato dal Servizio di Pianificazione 3D del Trust. Questa tecnologia ha permesso ai chirurghi di simulare l’operazione su un modello a grandezza naturale, migliorando la precisione dell’intervento.
“Abbiamo utilizzato le scansioni del cervello di Ruvimbo per creare una replica tridimensionale, che ha permesso ai medici di studiare la sua anatomia nei minimi dettagli,” ha spiegato Lisa Ferrie, ingegnere biomedico responsabile del servizio di pianificazione 3D. “Sapere che il nostro lavoro ha contribuito a questo intervento rivoluzionario è incredibilmente gratificante.”
La determinazione di Kaviya
Per Ruvimbo Kaviya, sottoporsi a questa operazione innovativa non è mai stato un dubbio. “Non avevo altra scelta: il dolore era semplicemente troppo,” ha raccontato. “Era la prima volta che eseguivano l’intervento, ma non ci ho nemmeno pensato. L’unica cosa che contava era liberarmi del tumore.”