Osservare il cielo notturno è un’esperienza affascinante e, fin da bambini, notiamo una caratteristica distintiva: le stelle scintillano, mentre i pianeti brillano in modo stabile. Ma perché avviene questa differenza?
Il ruolo dell’atmosfera terrestre
La spiegazione di questo fenomeno si trova nella turbolenza atmosferica. Anche nelle notti più tranquille, l’aria sopra di noi è in continuo movimento, creando variazioni nella densità e temperatura degli strati atmosferici. La luce delle stelle, che percorre questi strati, subisce piccole deviazioni, producendo quell’effetto di scintillio che percepiamo dalla Terra.
Le stelle, per quanto possano essere enormi, si trovano a distanze immense, così lontane che la loro luce ci arriva sotto forma di un singolo punto luminoso. Questo le rende particolarmente sensibili alle distorsioni atmosferiche.
Perché i pianeti non scintillano?
A differenza delle stelle, i pianeti del Sistema Solare – Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno – sono molto più vicini a noi. Anche se ad occhio nudo sembrano piccoli punti luminosi, in realtà la loro luce proviene da un disco di dimensioni apprezzabili. Questo significa che la turbolenza atmosferica non li colpisce in modo uniforme, riducendo l’effetto di scintillio.
In poche parole, mentre le stelle ci appaiono come sorgenti puntiformi, i pianeti sono dischi leggermente estesi, il che li rende meno sensibili alle fluttuazioni dell’atmosfera.
Come distinguere i pianeti dalle stelle?
Riconoscere un pianeta nel cielo è più facile di quanto si pensi. Basta cercare un oggetto luminoso che non scintilla: i pianeti appaiono come punti di luce più fermi e stabili rispetto alle stelle. Inoltre, tutti si trovano sempre lungo un percorso ben preciso nel cielo, noto come eclittica, che corrisponde al piano dell’orbita terrestre intorno al Sole.
In questo periodo è particolarmente facile individuarli: una parata planetaria sta avendo luogo, permettendo di osservare quasi tutti i pianeti principali in una sola sera. Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno sono ben visibili, e presto anche Mercurio si unirà allo spettacolo.
Il problema del scintillio per l’astronomia
Se da un lato il tremolio delle stelle è un affascinante fenomeno naturale, dall’altro rappresenta un grande ostacolo per l’astronomia moderna. Le osservazioni effettuate da telescopi terrestri possono essere disturbate dalla turbolenza atmosferica, riducendo la qualità delle immagini.
Per ovviare a questo problema, gli astronomi utilizzano tecnologie avanzate come le ottiche adattive. Alcuni telescopi, come il futuro Telescopio Estremamente Grande, saranno dotati di specchi mobili che si adattano in tempo reale per compensare la distorsione dell’atmosfera.
In alternativa, per ottenere immagini più nitide, gli osservatori spaziali come il James Webb Space Telescope evitano del tutto il problema, operando fuori dall’atmosfera terrestre.
Guardare il cielo con occhi nuovi
La prossima volta che alzerai lo sguardo in una notte limpida, prova a notare questa differenza. Le stelle scintillano, i pianeti no: un piccolo ma affascinante dettaglio che ci svela quanto sia complesso e meraviglioso l’universo.