Un farmaco ampiamente utilizzato per il trattamento del diabete e per la perdita di peso, noto con i nomi commerciali Ozempic e Wegovy, potrebbe avere un ulteriore effetto positivo: ridurre il desiderio di bere alcolici. Un recente studio clinico ha analizzato l’impatto del semaglutide sul consumo di alcol, suggerendo che potrebbe rappresentare una nuova speranza per chi lotta con l’abuso di bevande alcoliche.
Una scoperta sorprendente nel trattamento dell’uso problematico di alcol
Molti pazienti che assumono agonisti del GLP-1, la classe di farmaci a cui appartiene il semaglutide, hanno segnalato non solo una diminuzione dell’appetito, ma anche una riduzione del desiderio di bere alcolici o fumare sigarette. Sebbene esperimenti condotti su animali avessero già mostrato questa possibile correlazione, fino ad ora mancavano prove dirette sull’effetto del semaglutide nelle persone.
Il nuovo studio, pubblicato su JAMA Psychiatry, rappresenta il primo trial clinico del suo genere. I ricercatori, guidati dallo psicologo clinico Christian Hendershot dell’Università della California del Sud a Los Angeles, hanno coinvolto 48 adulti diagnosticati con disturbo da uso di alcol, nessuno dei quali era in trattamento per questa condizione.
I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: uno ha ricevuto iniezioni settimanali di semaglutide, mentre l’altro ha ricevuto un placebo. Per misurare gli effetti del farmaco, all’inizio e alla fine del periodo di trattamento, ai volontari è stata offerta la loro bevanda alcolica preferita in un ambiente controllato di laboratorio.
Una riduzione significativa del consumo di alcol
I dati raccolti hanno mostrato una chiara riduzione della quantità di alcol consumata tra coloro che assumevano semaglutide. Nella sessione finale dell’esperimento, i partecipanti trattati con il farmaco hanno bevuto in media circa la metà rispetto al gruppo placebo. Mentre chi ha ricevuto il placebo ha consumato quasi 60 grammi di alcol, chi ha assunto semaglutide si è fermato a poco più di 30 grammi.
Oltre al test in laboratorio, gli studiosi hanno analizzato anche le abitudini di consumo quotidiane dei partecipanti. Durante la seconda metà del trattamento, il gruppo trattato con semaglutide ha riportato di bere il 30% in meno nei giorni in cui consumava alcol rispetto alle proprie abitudini iniziali. Al contrario, nel gruppo placebo il calo è stato molto più contenuto.
Un possibile futuro per il semaglutide nel trattamento delle dipendenze
I risultati dello studio suggeriscono che il semaglutide potrebbe influenzare il comportamento legato al consumo di alcol, riducendo la quantità di bevande assunte. Tuttavia, come sottolinea lo stesso Hendershot, questi dati devono essere interpretati con cautela.
Sono necessarie ricerche più ampie e di durata maggiore per comprendere meglio il legame tra i farmaci GLP-1 e il consumo di sostanze come alcol, tabacco e oppioidi. Se confermati da studi più estesi, questi risultati potrebbero aprire la strada a nuove prospettive terapeutiche per affrontare le dipendenze.