L’allarme degli esperti: il riscaldamento degli oceani è più che quadruplicato dal 1985
Il riscaldamento delle acque oceaniche ha raggiunto livelli senza precedenti, confermando che il cambiamento climatico sta accelerando a un ritmo preoccupante. Secondo gli studiosi, la temperatura degli oceani è aumentata in maniera esponenziale, con un tasso di crescita che dal 1985 si è più che quadruplicato.
Nel 2023 e nei primi mesi del 2024, le temperature marine hanno toccato valori record per un periodo di 450 giorni consecutivi, contribuendo a fenomeni meteorologici estremi, come le tempeste in California alla fine del 2023. Sebbene il fenomeno di El Niño, sviluppatosi nel Pacifico, abbia influito sul riscaldamento delle acque, gli scienziati ritengono che circa il 44% di questo calore extra sia dovuto all’assorbimento accelerato di energia solare da parte degli oceani.
L’analisi satellitare: il cambiamento climatico è in forte accelerazione
Chris Merchant, ricercatore presso l’Università di Reading, ha analizzato i dati raccolti dai satelliti negli ultimi quattro decenni, confermando che la velocità con cui gli oceani si riscaldano è aumentata in maniera impressionante. Secondo lo studio, il principale responsabile di questa tendenza è il cambiamento nel bilancio energetico della Terra (EEI), che misura la quantità di calore trattenuta nell’atmosfera.
Dagli anni 2010, l’EEI è raddoppiato, determinando un assorbimento di calore molto più intenso da parte degli oceani. Questo fenomeno ha avuto ripercussioni dirette sull’aumento delle temperature globali. “Gli oceani dettano il ritmo del riscaldamento globale”, afferma Merchant, sottolineando come il riscaldamento terrestre sia strettamente legato a quello marino.
Previsioni per il futuro: un aumento del calore senza precedenti
I modelli sviluppati dal team di ricerca suggeriscono che la tendenza all’aumento delle temperature oceaniche proseguirà con intensità crescente nei prossimi anni. “Se l’EEI continuerà a seguire l’attuale traiettoria, nei prossimi 20 anni potremmo assistere a un riscaldamento pari a quello registrato negli ultimi 40 anni”, avverte Merchant.
Sebbene i modelli climatici prevedessero una progressiva accelerazione del cambiamento climatico, l’analisi dei dati suggerisce che la realtà potrebbe essere ancora più grave del previsto. “Il fatto che i dati attuali si allineino con le proiezioni più pessimistiche dei modelli climatici è un elemento da monitorare con estrema attenzione”, sottolinea il ricercatore.
Un possibile rallentamento del riscaldamento?
Tuttavia, le prime rilevazioni del 2024 indicano un leggero calo dell’EEI, dopo il record assoluto toccato nel 2023. Secondo alcuni esperti, questo potrebbe significare che i tassi di riscaldamento non continueranno a crescere al ritmo più estremo previsto. Ma il rischio di un’accelerazione fuori controllo resta concreto, rendendo essenziale un attento monitoraggio delle temperature oceaniche nei prossimi anni.