Alla vigilia del Safer Internet Day, previsto per l’11 febbraio, Telefono Azzurro e Bva-Doxa hanno diffuso i risultati di un’indagine sull’utilizzo del digitale tra i giovani italiani. Uno dei dati più allarmanti riguarda il timore crescente legato all’intelligenza artificiale: il 40% dei partecipanti allo studio teme che i contenuti fake generati dall’IA possano compromettere le loro relazioni sociali, diffondendo online immagini e video contraffatti con un livello di realismo estremamente elevato.
Deepfake e disinformazione: un rischio crescente
Come sottolinea la ricerca, una delle principali minacce legate all’IA è rappresentata dai deepfake, strumenti sempre più sofisticati che possono essere utilizzati per creare contenuti falsi, mettendo a rischio la reputazione e la sicurezza online degli utenti.
I giovani intervistati hanno indicato i temi su cui sentono la necessità di maggiori informazioni per proteggersi. In particolare:
- Il 40% vuole imparare a riconoscere e combattere le fake news
- Il 34% è preoccupato per la privacy e la gestione dei dati personali
- Il 32% teme il cyberbullismo
- Il 31% vede nell’adescamento online un pericolo concreto
L’uso massiccio dei social media espone i ragazzi a una quantità elevata di contenuti potenzialmente falsi, spingendoli a ricercare strumenti adeguati per difendersi dalla disinformazione.
Il ruolo delle piattaforme e l’importanza dell’educazione digitale
Secondo Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, le grandi piattaforme digitali devono assumersi la responsabilità di promuovere la sicurezza dei più giovani, anteponendo il loro benessere agli interessi economici. È essenziale investire in educazione digitale, non solo per i ragazzi, ma anche per genitori ed educatori, affinché possano supportare i minori nella gestione consapevole delle tecnologie.
La ricerca evidenzia che, in caso di violenza sessuale online, il 76% dei ragazzi si rivolgerebbe prima di tutto ai genitori, mentre solo il 40% si affiderebbe alle forze dell’ordine e appena il 14% ne parlerebbe con gli amici. Tuttavia, la maggioranza assoluta degli intervistati (98-99%) afferma che segnalerebbe contenuti illeciti o dannosi riguardanti altri minori, con oltre il 70% che sceglierebbe di informare i propri genitori.
L’indagine conferma quindi l’importanza della collaborazione tra adulti e giovani per garantire un uso più sicuro e responsabile del digitale, contrastando i pericoli legati alla disinformazione, ai deepfake e ai rischi della rete.