Società
Nonostante numerose ricerche dimostrino quanto il razzismo sia ancora diffuso, il suo impatto è spesso minimizzato o ignorato. Tuttavia, esistono strategie per smantellare i pregiudizi latenti e affrontare la discriminazione strutturale, afferma Keon West.
Lo psicologo sociale della Goldsmiths, Università di Londra, evita di raccontare esperienze personali di razzismo, poiché sa che tali testimonianze vengono spesso screditate o attribuite a fattori alternativi meno problematici. Piuttosto che soffermarsi sulle emozioni suscitate dagli episodi di discriminazione, preferisce puntare sui dati concreti.
Nel suo libro “La scienza del razzismo”, raccoglie decenni di studi empirici per dimostrare come il razzismo contemporaneo possa essere rilevato e misurato scientificamente. Analizzando gli esperimenti condotti in questo ambito, West costruisce un quadro dettagliato delle dinamiche discriminatorie che ancora permeano la società.
Sebbene sia evidente che le attuali iniziative per combattere il razzismo siano insufficienti, i dati scientifici offrono strumenti per riconoscere le strategie psicologiche con cui molti tendono a negare o giustificare il proprio pregiudizio. La sua tesi è che, acquisendo consapevolezza di questi meccanismi mentali, sia possibile ridurre progressivamente i comportamenti discriminatori.
Nel corso di un’intervista, West analizza fenomeni come il razzismo sistemico e il cosiddetto razzismo inverso, spiegando come la scienza possa fornire metodi concreti per individuare le diverse forme di discriminazione. Il suo obiettivo è spostare il dibattito dal se il razzismo esista al come affrontarlo in modo efficace.
Amarachi Orie: Cos’è il razzismo?
Keon West: Esistono due definizioni che ritengo particolarmente utili. Una è fondamentale per la ricerca scientifica: il razzismo è qualsiasi…