Un team di ricercatori della Tufts University of Dental Medicine di Boston ha compiuto un importante passo avanti nella rigenerazione dentale, riuscendo a far crescere strutture simili a denti umani all’interno delle mascelle di maiali. Questo progresso potrebbe aprire la strada a una nuova era nella sostituzione dentale, offrendo un’alternativa biologica e viva agli attuali impianti in titanio.
L’idea di coltivare denti umani nei maiali potrebbe sembrare insolita, ma grazie agli ultimi sviluppi nella bioingegneria, questa tecnica sta dimostrando un enorme potenziale per la medicina odontoiatrica. La possibilità di utilizzare denti coltivati in laboratorio potrebbe risolvere i limiti delle attuali soluzioni, che spesso richiedono sostituzioni periodiche e non garantiscono un’integrazione perfetta con i tessuti del paziente.
Come crescono i denti bioingegnerizzati nei maiali
Per ottenere questo straordinario risultato, gli scienziati hanno combinato cellule della polpa dentale umana con cellule prelevate dai germogli dentali dei maiali. Questo mix cellulare è stato poi applicato su una sorta di impalcatura biologica ricavata da denti di maiale, precedentemente decellularizzati per mantenere solo la matrice extracellulare.
Dopo un primo periodo di crescita in laboratorio, i proto-denti sono stati impiantati nelle mascelle di maiali vivi, dove sono rimasti per due o quattro mesi. Al termine dell’esperimento, gli impianti sono stati prelevati e analizzati, rivelando la formazione di cemento e dentina, due componenti fondamentali della struttura dentale umana. Le immagini raccolte mostrano come i denti bioingegnerizzati si sviluppino accanto ai denti naturali del maiale, assumendo un aspetto sorprendentemente simile ai denti umani.
Un’alternativa ai costosi impianti dentali sintetici
Attualmente, la soluzione più utilizzata per la sostituzione dei denti mancanti è rappresentata dagli impianti dentali in titanio, che hanno una durata media di 10 anni. Questo mercato ha raggiunto un valore di 6,6 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che crescerà fino a 10,53 miliardi di dollari entro il 2029, con un tasso di crescita annuo del 9,6%.
Nonostante la loro diffusione, gli impianti sintetici non sono privi di difetti: oltre ai costi elevati, possono causare problemi di integrazione con l’osso e necessitano di interventi ripetuti nel tempo. Per questo motivo, gli scienziati stanno cercando alternative più durature e naturali, come la possibilità di far crescere denti vivi bioingegnerizzati.
Le sfide della bioingegneria dentale
Nonostante i risultati promettenti, questa tecnologia è ancora in una fase sperimentale. Uno dei principali ostacoli è che i denti coltivati nei maiali non hanno ancora raggiunto le dimensioni di un dente adulto umano. Inoltre, il passaggio da un modello animale a un’applicazione sugli esseri umani richiede ulteriori studi per garantire sicurezza ed efficacia.
Tuttavia, questa ricerca dimostra che è possibile sviluppare denti umani funzionali, aprendo nuove prospettive per la odontoiatria rigenerativa. Pubblicato sulla prestigiosa rivista Stem Cells Translational Medicine, questo studio rappresenta un passo importante verso un futuro in cui la perdita dei denti potrebbe essere risolta con soluzioni naturali e permanenti.