Nei pressi di Jenkinsville, in South Carolina, sorgono due reattori nucleari incompleti, abbandonati dal 2017 dopo una lunga serie di ritardi e il fallimento dell’appaltatore. Il progetto, che inizialmente doveva espandere la centrale nucleare V.C. Summer, è costato ai cittadini oltre 9 miliardi di dollari senza mai entrare in funzione. Oggi, la società Santee Cooper sta valutando di rilanciarlo, spinta dalla crescente domanda di energia e dall’interesse rinnovato per il nucleare.
Il ritorno dell’energia nucleare negli Stati Uniti
La decisione di Santee Cooper arriva in un contesto in cui il settore dell’energia nucleare sta vivendo un nuovo slancio, alimentato da fattori come:
- La crescita della domanda di energia da parte di data center e industrie tecnologiche, che necessitano di una fornitura stabile e massiccia di elettricità.
- Gli obiettivi di decarbonizzazione, che spingono verso fonti energetiche a basse emissioni di carbonio.
- I finanziamenti pubblici e privati destinati alla riapertura di impianti nucleari dismessi.
Negli ultimi mesi, sono stati annunciati diversi progetti per il riavvio di impianti nucleari, tra cui la centrale di Three Mile Island in Pennsylvania e quella di Palisades in Michigan, entrambe sostenute da investimenti pubblici e privati. Tuttavia, il caso di V.C. Summer sarebbe unico, poiché il progetto è stato interrotto a metà costruzione e necessita di un nuovo acquirente disposto a completarlo.
Un impianto a metà: vantaggi e ostacoli
Secondo Santee Cooper, completare la centrale nucleare di V.C. Summer sarebbe più rapido rispetto alla costruzione di un impianto ex novo. Se realizzata, la centrale fornirebbe 2.200 megawatt di capacità energetica, sufficienti a coprire il fabbisogno di centinaia di migliaia di abitazioni.
Tuttavia, il progetto presenta numerose incognite:
- I costi aggiuntivi: Il precedente tentativo di espansione della centrale nucleare di Vogtle, in Georgia, ha dimostrato quanto i costi possano lievitare. Il progetto, avviato nel 2009, doveva costare 14 miliardi di dollari ed essere completato in otto anni, ma si è concluso solo nel 2023, con una spesa totale di oltre 30 miliardi di dollari.
- I tempi di realizzazione: Anche se la struttura esistente offre un vantaggio iniziale, il completamento potrebbe richiedere un altro decennio.
- L’accettazione pubblica e politica: Dopo il fallimento del 2017, i cittadini e i legislatori restano scettici sull’affidabilità del progetto.
Il ruolo della South Carolina nella nuova corsa all’energia
La South Carolina sta vivendo un aumento senza precedenti della domanda energetica, dovuto principalmente alla crescita dei data center. Attualmente, il Palmetto State ospita grandi strutture, tra cui due impianti Google, e ulteriori investimenti sono in arrivo. Meta, ad esempio, ha annunciato nel 2024 un nuovo data center da 800 milioni di dollari nella Contea di Aiken.
La disponibilità di energia a costi contenuti è un fattore chiave per attrarre aziende tecnologiche. Oltre alle tariffe competitive, le utility locali offrono incentivi per garantire una fornitura affidabile alle industrie. Tuttavia, la crescente richiesta di elettricità sta sollevando interrogativi su come soddisfare il fabbisogno senza compromettere la stabilità della rete.
Nucleare vs gas e rinnovabili: il dibattito energetico
Mentre Santee Cooper valuta il rilancio della centrale nucleare, sta anche spingendo per la costruzione di una nuova centrale a gas. Il disegno di legge in discussione nella legislatura dello stato prevede anche autorizzazioni per piccoli reattori modulari (SMR), consentendo alle utility di addebitare ai clienti i costi nel caso in cui i progetti vengano abbandonati.
Gli esperti di energia, tuttavia, avvertono che una strategia basata esclusivamente su nucleare e gas potrebbe essere rischiosa. Secondo Eddy Moore, direttore della decarbonizzazione presso la Southern Alliance for Clean Energy, investire in energia solare e sistemi di accumulo sarebbe una soluzione più flessibile ed economicamente sostenibile.
“La domanda di energia potrebbe cambiare nel giro di pochi anni, e completare V.C. Summer richiederebbe almeno un decennio. Aggiungere capacità incrementale tramite solare e batterie sarebbe più responsabile dal punto di vista finanziario e ci proteggerebbe dall’eventualità che la crescita prevista non si realizzi,” ha dichiarato Moore.
Una decisione che influenzerà il futuro energetico dello stato
L’eventuale completamento della centrale nucleare V.C. Summer rappresenterebbe una delle più grandi scommesse energetiche della South Carolina. Se portata a termine, potrebbe consolidare lo stato come un polo energetico strategico per le aziende tecnologiche, ma i costi e i rischi associati restano elevati.
Nei prossimi mesi, la ricerca di un acquirente determinerà il destino del progetto. Il dibattito tra energia nucleare, gas e fonti rinnovabili sarà cruciale per definire il futuro energetico della regione e la sua capacità di attrarre investimenti nel lungo periodo.