Negli Stati Uniti, l’FDA ha dato il via libera alla prima sperimentazione clinica di trapianti di rene da maiale geneticamente modificato a pazienti umani. L’intervento, destinato a sei persone in condizioni critiche, è previsto per la metà del 2025 e rappresenta un passo storico nella lotta alla carenza di organi per i trapianti.
L’approvazione dell’FDA e gli obiettivi della sperimentazione
L’FDA ha autorizzato la sperimentazione nell’ambito di un programma di uso compassionevole, permettendo l’impiego della tecnica su un piccolo gruppo di pazienti per testarne la sicurezza. Se le tre fasi previste dallo studio daranno esito positivo, la tecnica potrebbe ottenere l’approvazione definitiva.
A condurre la ricerca è l’Università Johns Hopkins, che ha annunciato la notizia su X, sottolineando come l’obiettivo principale sia affrontare la drammatica carenza di organi disponibili per i trapianti. La sperimentazione è sponsorizzata dalla United Therapeutics Corporation, azienda leader nel settore della medicina rigenerativa.
Il rene di maiale geneticamente modificato
Il rene che verrà impiantato nei pazienti non è un organo normale, ma un rene di maiale ingegnerizzato con dieci modifiche genetiche. Sei geni umani sono stati inseriti per favorire l’accettazione dell’organo da parte del sistema immunitario del paziente, mentre quattro geni del maiale sono stati silenziati per ridurre il rischio di rigetto.
Chi parteciperà alla sperimentazione
Lo studio coinvolgerà sei pazienti di età compresa tra 55 e 70 anni, tutti affetti da malattia renale allo stadio terminale. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi:
- Persone non idonee a un trapianto di rene convenzionale.
- Pazienti in lista d’attesa per un trapianto da donatore deceduto, con una prognosi sfavorevole che riduce drasticamente le loro possibilità di ricevere un organo nei prossimi cinque anni.
Gli interventi verranno eseguiti in due centri specializzati, con un intervallo di circa tre mesi tra un’operazione e l’altra. Prima di procedere con ogni nuovo trapianto, un comitato indipendente valuterà i risultati dei precedenti interventi per garantire la sicurezza dei pazienti.
Un futuro con più trapianti?
Se i risultati saranno positivi, la United Therapeutics Corporation prevede di ampliare la sperimentazione fino a 50 partecipanti e coinvolgere altri centri di trapianto. Il successo della ricerca potrebbe rivoluzionare il settore dei trapianti, offrendo una nuova fonte di organi per migliaia di pazienti in attesa di un rene.