La cosiddetta zanzara della metropolitana di Londra, conosciuta scientificamente come Culex pipiens f. molestus, è stata per decenni considerata una creatura urbana nata nelle profondità dei tunnel sotterranei. Tuttavia, una recente analisi genetica ha ribaltato questa convinzione, suggerendo che la sua origine sia molto più antica e che abbia radici nel Medio Oriente risalenti a migliaia di anni fa.
L’indagine, condotta da Lindy McBride dell’Università di Princeton, ha analizzato il DNA di ben 790 zanzare provenienti da 44 paesi, esaminando sia la forma molestus che la forma pipiens, oltre ad alcune specie affini. I risultati hanno rivelato che questa varietà di zanzara non è un prodotto recente dell’ambiente urbano, ma un antico adattamento evolutivo che risale probabilmente a un’epoca compresa tra 2.000 e 10.000 anni fa, in corrispondenza dello sviluppo dell’agricoltura in Medio Oriente.
La leggenda della zanzara londinese e la scoperta delle sue vere origini
Durante la Seconda guerra mondiale, i londinesi che si rifugiavano nelle stazioni della metropolitana per sfuggire ai bombardamenti del Blitz furono tormentati da un’insolita piaga: un tipo di zanzara aggressiva e capace di vivere negli ambienti sotterranei, priva della necessità di un letargo invernale e con una predilezione per il sangue umano. Questa varietà fu successivamente identificata come la Culex pipiens f. molestus, distinguendola dalla sua parente più comune, la Culex pipiens f. pipiens, che invece si nutre prevalentemente del sangue degli uccelli.
Per anni, i biologi hanno ipotizzato che questa variante avesse subito un processo di adattamento evolutivo recente, sviluppandosi negli ambienti urbani sotterranei. Tuttavia, l’analisi genetica condotta dal team di McBride ha messo in discussione questa ipotesi, rivelando tracce genetiche che portano a un’origine molto più remota.
Tre indizi genetici che collegano la zanzara molestus al Medio Oriente
L’indagine ha individuato tre principali linee di evidenza che suggeriscono che la molestus non sia nata nei tunnel della metropolitana londinese, bensì nel Bacino del Mediterraneo orientale.
- Somiglianze genetiche con le popolazioni mediterranee
La forma molestus risulta geneticamente più vicina alle popolazioni di Culex pipiens del Mediterraneo piuttosto che a quelle dell’Europa settentrionale. Questo indica che entrambe le forme abbiano avuto un antenato comune nella regione mediterranea, prima di differenziarsi in popolazioni distinte. - Maggiore diversità genetica nelle popolazioni mediterranee
Le zanzare molestus presenti nel Mediterraneo orientale mostrano una variazione genetica più ampia rispetto a quelle che si trovano nei tunnel sotterranei delle città europee. Questo suggerisce una presenza più antica nella regione mediterranea, dove la zanzara ha avuto migliaia di anni per evolversi prima di diffondersi nel resto del mondo. - Assenza della forma pipiens nel Medio Oriente
Nel Medio Oriente, la forma Culex pipiens pipiens, che si nutre degli uccelli, è completamente assente. Questo rende plausibile l’idea che gli antenati della molestus abbiano vissuto in un ambiente isolato, dove si sono specializzati nel mordere gli esseri umani senza il rischio di incrociarsi con la varietà che attacca gli uccelli.
Un’antica zanzara già adattata alla vita nelle città
L’analisi del DNA ha confermato che la forma molestus era già predisposta a vivere in ambienti urbani molto prima dell’epoca moderna. Non è quindi nata nei sotterranei di Londra, ma ha semplicemente trovato in essi un habitat ideale, grazie alle sue antiche capacità di adattamento.
“Invece di evolversi da zero negli spazi sotterranei urbani, la molestus era già predisposta alla vita cittadina grazie ad adattamenti molto più antichi”, ha spiegato McBride. Una volta stabilita nelle metropoli moderne, questa zanzara ha continuato a evolversi e a diffondersi in tutto il mondo.
Le implicazioni per la salute pubblica: il rischio di nuovi ibridi
L’evoluzione della Culex pipiens f. molestus non è solo un affascinante enigma scientifico, ma ha anche importanti implicazioni per la salute pubblica. Le grandi città offrono un ambiente in cui le zanzare molestus possono ibridarsi con le popolazioni di pipiens, creando nuove varianti con caratteristiche intermedie.
Secondo McBride, questi ibridi potrebbero avere una maggiore capacità di trasmettere virus pericolosi, come il virus del Nilo occidentale, da uccelli a esseri umani. Anche se l’ibridazione tra le due forme è considerata rara, i cambiamenti ambientali e l’urbanizzazione potrebbero favorire questo processo, aumentando il rischio di nuove epidemie.
L’analisi della storia evolutiva delle zanzare urbane non è solo un argomento di curiosità scientifica, ma potrebbe rivelarsi essenziale per comprendere e controllare la diffusione delle malattie trasmesse dagli insetti nelle città moderne.