L’astronauta Butch Wilmore ha effettuato una passeggiata spaziale a 259 miglia sopra la Terra, mentre la Stazione Spaziale Internazionale orbitava sopra l’Europa orientale il 30 gennaio 2025. Durante questa giornata di ricerca, l’equipaggio della Spedizione 72 ha condotto studi avanzati sulla navigazione spaziale e sui cristalli di plasma, oltre a gestire operazioni di carico e manutenzione post-attività extraveicolare.
Nuove tecnologie per la navigazione nello spazio profondo
La navigazione spaziale è una componente essenziale per le future missioni che si spingeranno oltre l’orbita terrestre, puntando verso la Luna e oltre. In questo contesto, l’ingegnere di volo della NASA Don Pettit ha installato e attivato il sistema Navigation and Communication Testbed (NAVCOM) nel laboratorio Columbus.
Questa tecnologia avanzata viene testata come alternativa più precisa ai tradizionali sistemi di navigazione basati su satelliti, come il Global Navigation Satellite System (GNSS). Il NAVCOM potrebbe rivoluzionare il modo in cui le future stazioni lunari trasmetteranno dati fondamentali, fornendo informazioni precise su posizione e tempo per le prossime missioni con equipaggio.
Ottimizzazione dello spazio e manutenzione dei sistemi vitali
Il comandante della Stazione Spaziale Internazionale, Suni Williams, ha trascorso gran parte della giornata lavorando alla gestione del carico e alla manutenzione del sistema di supporto vitale. All’interno del Permanent Multipurpose Module, ha riconfigurato i compartimenti di stoccaggio per ottimizzare lo spazio disponibile, garantendo una gestione più efficiente delle risorse a bordo.
Williams ha inoltre supervisionato il trasferimento di acqua pulita dal modulo Tranquility ai serbatoi di Roscosmos, assicurando che le riserve idriche della Stazione fossero adeguatamente bilanciate.
Più tardi, ha collaborato con gli ingegneri di volo della NASA Butch Wilmore e Nick Hague per eseguire la manutenzione delle tute spaziali, compreso lo stivaggio degli strumenti utilizzati nella passeggiata spaziale del 30 gennaio. Williams ha poi completato il turno occupandosi delle batterie delle tute, preparandole per i futuri cicli di ricarica.
Nel frattempo, Wilmore e Hague hanno lavorato nel portello d’aria Quest, organizzando e immagazzinando gli strumenti scientifici e tecnici impiegati durante le operazioni extraveicolari.
Studio dei cristalli di plasma e altre ricerche scientifiche
Sul fronte della ricerca scientifica, l’ingegnere di volo di Roscosmos Aleksandr Gorbunov ha avviato uno studio sui cristalli di plasma, configurando un monitor video per osservare il comportamento di elettroni, ioni, gas neutro e microparticelle che, sotto determinate condizioni, possono formare strutture cristalline.
Questi esperimenti sono cruciali per comprendere meglio le interazioni tra particelle cariche nello spazio, con possibili applicazioni nel campo della fisica dei plasmi e delle tecnologie per la propulsione spaziale.
Gorbunov ha inoltre assistito Suni Williams nelle operazioni di trasferimento dell’acqua e ha lavorato nel modulo Zvezda, sostituendo un componente del sistema di purificazione che trasforma il vapore acqueo in acqua potabile.
Gli ingegneri di volo Alexey Ovchinin e Ivan Vagner hanno trascorso la giornata eseguendo attività di manutenzione di routine nel segmento Roscosmos della Stazione. Ovchinin ha monitorato i livelli di diossido di carbonio nelle zone abitate dell’equipaggio e ha effettuato controlli sul generatore di ossigeno di Zvezda.
Vagner, invece, ha partecipato a un esperimento volto a migliorare le comunicazioni tra gli equipaggi internazionali e i centri di controllo missione sparsi nel mondo, un aspetto essenziale per il successo delle future missioni spaziali con equipaggio multinazionale.