L’asteroide Bennu, uno dei corpi celesti più monitorati dagli scienziati, ha una probabilità di 1 su 2.700 di impattare la Terra nel settembre 2182. Sebbene il rischio sia ridotto, un’eventuale collisione potrebbe provocare un drastico cambiamento climatico, con conseguenze devastanti per l’intero pianeta.
Un asteroide sotto osservazione
Bennu è stato visitato e campionato dalla missione OSIRIS-REx della NASA, che ha raccolto preziosi dati sulla sua composizione e traiettoria. L’importanza scientifica di questa missione è fondamentale per comprendere l’evoluzione del Sistema Solare e i potenziali pericoli provenienti dallo spazio. Tuttavia, se questo asteroide sfidasse le statistiche e colpisse il nostro pianeta, le ripercussioni sarebbero significative.
Con un diametro di circa 500 metri, Bennu non è paragonabile all’asteroide di Chicxulub, responsabile dell’estinzione dei dinosauri alla fine del Cretaceo, ma non è neanche troppo piccolo da non destare preoccupazione. A seconda dell’angolo e della velocità dell’impatto, gli effetti potrebbero variare da danni regionali a conseguenze su scala globale.
Un impatto devastante per il clima
Uno dei principali timori degli scienziati riguarda la quantità di polvere che verrebbe sollevata nell’atmosfera a seguito della collisione. Secondo le simulazioni, l’impatto di Bennu potrebbe rilasciare fino a 400 milioni di tonnellate di polveri nella stratosfera, superando persino l’effetto dell’asteroide di Chicxulub. Questo scenario potrebbe scatenare un “inverno da impatto”, con un abbassamento delle temperature globali di circa 4°C.
Le conseguenze immediate includerebbero una drastica riduzione dell’ozono, che potrebbe diminuire fino a un terzo, e un calo significativo delle precipitazioni del 15%. Questo cambiamento influirebbe pesantemente sulla capacità del pianeta di mantenere gli attuali livelli di fotosintesi, portando a una grave crisi agricola e alla conseguente carestia su scala mondiale.
Effetti sugli ecosistemi terrestri e marini
La riduzione della fotosintesi colpirebbe duramente sia la produzione agricola che gli ecosistemi marini. Secondo gli studi, la produttività primaria netta terrestre (NPP) potrebbe ridursi fino al 36%, mentre la NPP marina potrebbe subire un calo del 25%. Ciò significherebbe un impatto devastante sull’intera catena alimentare, con effetti a cascata su tutte le forme di vita.
Un elemento interessante riguarda la possibile composizione della polvere sollevata nell’impatto. Se questa fosse ricca di ferro, potrebbe innescare una massiccia fioritura di diatomee nell’Oceano Pacifico, con un impatto significativo sulla biodiversità marina per almeno tre anni.
Le implicazioni sull’evoluzione umana
L’impatto di un asteroide di medie dimensioni non è un evento inedito nella storia della Terra. Secondo il Center for Climate Physics dell’Institute for Basic Science di Busan, i nostri antenati preistorici potrebbero aver vissuto eventi simili, i cui effetti potrebbero aver influito sull’evoluzione umana e persino sul nostro patrimonio genetico.
Lo studio, pubblicato su Science Advances, fornisce una prospettiva scientifica su come un impatto asteroidale possa trasformare il clima globale e modificare l’ecosistema terrestre in modo irreversibile. Anche se l’evento colpisse una regione ristretta, le ripercussioni sarebbero avvertite in tutto il mondo.
Un pericolo reale, ma lontano
Nonostante le previsioni, la possibilità che Bennu colpisca effettivamente la Terra rimane bassa. Tuttavia, la sua osservazione continua a essere fondamentale per sviluppare strategie di difesa planetaria. Progetti come la missione DART della NASA, che ha testato con successo la possibilità di deviare un asteroide, dimostrano che la scienza sta lavorando attivamente per proteggere il nostro pianeta da eventuali minacce cosmiche.