Il mercato dell’intelligenza artificiale in Italia ha registrato una crescita senza precedenti nel 2024, toccando quota 1,2 miliardi di euro, con un incremento del 58% rispetto all’anno precedente. Questo boom è stato trainato principalmente dall’adozione delle soluzioni di IA generativa, con il 59% delle grandi imprese italiane che ha già implementato almeno un progetto basato su queste tecnologie.
Italia in crescita, ma ancora indietro rispetto alla media europea
L’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano ha analizzato lo scenario nazionale, evidenziando come le aziende italiane si stiano avvicinando all’intelligenza artificiale con un passo più lento rispetto ad altri otto paesi europei. Se in Italia il 59% delle grandi imprese ha avviato progetti di IA, la media europea si attesta al 69%. Tuttavia, chi ha deciso di adottare queste tecnologie ha puntato su un’integrazione efficace nei processi aziendali.
Ad esempio, il 53% delle aziende italiane ha acquisito licenze di software di intelligenza artificiale come ChatGPT o Copilot, un dato superiore a quello di paesi come Francia, Germania e Regno Unito. Inoltre, il 39% delle imprese ha dichiarato di aver riscontrato un incremento tangibile della produttività grazie all’uso dell’IA.
Se da un lato le grandi aziende mostrano un certo dinamismo, le piccole e medie imprese (PMI) faticano a tenere il passo: solo il 7% delle piccole aziende e il 15% delle medie ha avviato progetti di intelligenza artificiale.
Anche la Pubblica Amministrazione sta iniziando a muoversi in questa direzione, detenendo il 6% del mercato IA con un tasso di crescita che ha superato il 100% nell’ultimo anno.
I settori di maggiore sviluppo dell’intelligenza artificiale
Secondo il rapporto del Politecnico di Milano, le applicazioni di IA che dominano il mercato italiano riguardano principalmente la previsione della domanda, l’ottimizzazione dei flussi e l’identificazione di attività anomale, che rappresentano il 34% del totale degli investimenti.
Il settore che ha registrato la crescita più rapida è invece quello delle soluzioni di analisi del testo, che ha visto un incremento del 88% rispetto al 2023.
La percezione degli italiani sull’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale è ormai un tema di dominio pubblico: il 99% degli italiani ha dichiarato di averne sentito parlare almeno una volta. Tuttavia, non tutti hanno un’opinione positiva su queste tecnologie: il 59% degli intervistati le considera favorevolmente, mentre le principali preoccupazioni riguardano il rischio di manipolazione delle informazioni e la diffusione di deepfake.
Un altro timore diffuso è legato all’impatto dell’IA sul mercato del lavoro. Solo il 17% degli italiani vede positivamente l’adozione di queste tecnologie nel mondo lavorativo, temendo sostituzioni di impiego e cambiamenti radicali nelle dinamiche professionali.
Un settore in forte evoluzione tra opportunità e sfide globali
Secondo Giovanni Miragliotta, co-direttore dell’Osservatorio Artificial Intelligence, l’Italia si distingue per una ricerca di alto valore e per un mercato in espansione, anche se resta ancora del lavoro da fare per raggiungere i livelli delle altre economie europee.
Gli ultimi sviluppi a livello internazionale, come le tensioni tra DeepSeek e OpenAI, dimostrano quanto il settore sia ancora in una fase di grande trasformazione, con cambiamenti repentini e scenari in continua evoluzione. Anche Nicola Gatti, co-direttore dell’Osservatorio, sottolinea come l’intelligenza artificiale rappresenti oggi uno dei campi di ricerca più dinamici e promettenti, con prospettive di crescita sempre più rilevanti nei prossimi anni.