La tensione tra Apple e l’Unione Europea si intensifica dopo che, a seguito delle nuove normative imposte dal Digital Markets Act (DMA), è stata resa disponibile la prima app per adulti su iPhone in Europa. Il colosso di Cupertino ha espresso preoccupazione per l’impatto che questa apertura potrebbe avere sulla sicurezza e sulla fiducia dei consumatori nel suo ecosistema, sottolineando come in passato tali applicazioni fossero vietate sul suo App Store.
L’app in questione, denominata Hot Tub, è distribuita attraverso AltStore PAL, una piattaforma di terze parti ora autorizzata a operare su iOS nel mercato europeo. Secondo Apple, la Commissione Europea l’ha costretta a permettere l’ingresso di store alternativi, includendo anche quelli che potrebbero non condividere gli stessi standard di sicurezza e protezione degli utenti.
Apple e il controllo delle app: cosa cambia con il Digital Markets Act
Fino a poco tempo fa, Apple deteneva il controllo esclusivo sulle applicazioni disponibili per i suoi dispositivi, applicando rigide restrizioni per garantire la sicurezza e la qualità del contenuto offerto ai suoi utenti. Con l’entrata in vigore del Digital Markets Act, la situazione è cambiata: ora l’azienda californiana è obbligata a consentire il sideloading e l’accesso a store di terze parti, riducendo di fatto il suo potere di selezione sui software che possono essere installati su iPhone e iPad.
Secondo un portavoce di Apple, questo nuovo scenario apre la porta a rischi significativi, specialmente per i minori, in quanto potrebbe diventare più complesso monitorare e impedire la diffusione di contenuti inappropriati:
“Siamo profondamente preoccupati per i rischi alla sicurezza che app di hardcore porno di questo tipo creano nella UE, specialmente per i bambini. App come questa e altre mineranno la fiducia dei consumatori nel nostro ecosistema, su cui abbiamo lavorato per oltre un decennio affinché sia il migliore al mondo.”
Apple sottolinea che, sebbene la distribuzione di Hot Tub avvenga su dispositivi iOS, l’app non è stata approvata dall’azienda, ma è stata resa disponibile attraverso store di terze parti che operano nel rispetto delle nuove normative europee.
Store alternativi su iPhone: una vittoria per gli sviluppatori o un rischio per la sicurezza?
L’introduzione del DMA ha rappresentato una grande vittoria per gli sviluppatori indipendenti, che ora hanno la possibilità di distribuire le proprie applicazioni al di fuori del monopolio dell’App Store. Questo cambiamento consente a piattaforme come AltStore PAL e Epic Games Store di offrire software che, in precedenza, non avrebbero superato le restrizioni di Apple.
D’altro canto, l’azienda di Tim Cook ritiene che questa apertura possa portare a rischi per la sicurezza degli utenti, aumentando la possibilità che malware, truffe e contenuti inappropriati possano diffondersi più facilmente sui dispositivi iOS. Secondo Apple, la qualità e la protezione del proprio ecosistema erano garantite proprio dalla sua politica di controllo centralizzato.
Il colosso statunitense sostiene che non avrebbe mai approvato direttamente Hot Tub, ma che ora è costretto a tollerarne la presenza a causa delle regolamentazioni europee.
“La verità è che ci viene chiesto dalla Commissione Europea di permettere che sia distribuita da operatori di marketplace come AltStore ed Epic Games, che potrebbero non condividere le nostre preoccupazioni sulla sicurezza degli utenti.”
Ipocrisia o giusta preoccupazione? Il paradosso della politica di Apple
Le critiche contro Apple non si sono fatte attendere. Alcuni analisti e utenti fanno notare come, sebbene l’azienda abbia vietato le applicazioni pornografiche sul proprio App Store, il browser Safari consenta liberamente l’accesso a siti per adulti senza particolari limitazioni. Inoltre, attraverso iTunes Movies, è possibile guardare film con scene di nudo e contenuti sessualmente espliciti, sollevando dubbi sulla coerenza delle sue politiche.
L’apertura a store alternativi rappresenta dunque un cambiamento epocale per l’ecosistema iOS in Europa. Tuttavia, resta da vedere come Apple gestirà questa nuova realtà e se riuscirà a mantenere gli standard di sicurezza che l’hanno resa uno dei marchi più affidabili al mondo.