…fenomeni naturali che ricordano quanto la Terra possa essere distruttiva e imprevedibile. Ma se un’eruzione può spazzare via intere città in poche ore, può anche cancellare un’intera specie di ominidi?
Il caso dei Neanderthal e l’ipotesi vulcanica
I Neanderthal, che vissero in Europa e Asia occidentale per centinaia di migliaia di anni, scomparvero circa 40.000 anni fa. Tra le molte teorie che cercano di spiegare la loro estinzione, una delle più affascinanti riguarda l’attività vulcanica. Secondo alcuni ricercatori, una serie di potenti eruzioni, in particolare quella del supervulcano dei Campi Flegrei, avrebbe avuto un impatto devastante sul clima, riducendo le temperature e alterando profondamente l’ecosistema.
Le ceneri e i gas vulcanici potrebbero aver oscurato il sole per mesi o anni, innescando un raffreddamento globale improvviso, noto come inverno vulcanico. In un ambiente già freddo come quello europeo dell’epoca, un ulteriore calo delle temperature potrebbe aver reso ancora più difficile la sopravvivenza dei Neanderthal, già in competizione con gli esseri umani moderni. Tuttavia, molti scienziati ritengono che l’estinzione di questa specie non sia stata causata da un singolo evento catastrofico, ma da una combinazione di fattori, tra cui il cambiamento climatico a lungo termine, la diminuzione delle risorse e la competizione con l’Homo sapiens.
Gli hobbit dell’Indonesia e il vulcano Toba
Un’altra specie di ominidi che potrebbe aver subito le conseguenze di un’eruzione vulcanica è il Floresiensis, noto anche come “hobbit” per la sua piccola statura. Questi esseri vivevano nell’attuale Indonesia, sull’isola di Flores, e si estinsero circa 50.000 anni fa.
In questo caso, il principale sospettato è il supervulcano di Toba, situato a Sumatra, che esplose circa 74.000 anni fa in una delle eruzioni più violente mai registrate. La catastrofe rilasciò enormi quantità di cenere e gas nell’atmosfera, causando un raffreddamento globale che potrebbe aver reso difficile la sopravvivenza di molte specie, inclusi gli ominidi. Tuttavia, i resti più recenti dei Floresiensis sono stati datati a migliaia di anni dopo l’eruzione di Toba, suggerendo che altri fattori abbiano contribuito alla loro scomparsa.
Il ruolo del clima e della competizione
Sebbene i vulcani abbiano sicuramente avuto un impatto sulle popolazioni di ominidi, sembra improbabile che un’unica eruzione abbia causato l’estinzione totale di una specie. Piuttosto, gli eventi vulcanici avrebbero accelerato processi già in atto, rendendo le condizioni ambientali ancora più difficili per gruppi già in declino.
Le popolazioni di Neanderthal erano già in riduzione prima delle eruzioni dei Campi Flegrei, e gli Homo floresiensis erano già una specie insulare con una distribuzione limitata. Inoltre, la competizione con l’Homo sapiens, che era più adattabile e tecnologicamente avanzato, fu probabilmente un fattore chiave nella loro scomparsa.
I vulcani e il destino dell’umanità
Oggi, l’umanità ha sviluppato tecnologie per monitorare e prevedere le eruzioni, ma un evento catastrofico su scala globale, come un’eruzione di un supervulcano, potrebbe ancora avere effetti devastanti sul clima e sull’agricoltura, minacciando miliardi di persone. I vulcani hanno influenzato la storia dell’uomo per millenni e, sebbene non abbiano mai spazzato via un’intera specie di ominidi in un singolo evento, hanno sicuramente giocato un ruolo nella loro sopravvivenza ed evoluzione.