Il concetto di “morire di crepacuore” non è solo una metafora poetica, ma una condizione medica reale conosciuta come sindrome di Takotsubo o cardiomiopatia da stress. Questo fenomeno, descritto per la prima volta in Giappone negli anni ’90, può colpire improvvisamente il cuore a seguito di un intenso trauma emotivo o fisico, portando a sintomi simili a un infarto.
Cos’è la sindrome di Takotsubo?
La sindrome di Takotsubo si manifesta con un’improvvisa debolezza del muscolo cardiaco, spesso scatenata da forti emozioni come lutto, shock, paura o persino gioia intensa. Il termine “Takotsubo” deriva dal giapponese e fa riferimento a una trappola per polpi, la cui forma ricorda la conformazione assunta dal ventricolo sinistro durante l’episodio.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology il 24 settembre 2024, questa condizione non è così rara come si potrebbe pensare e può avere conseguenze a lungo termine, soprattutto nei pazienti con precedenti problemi cardiaci.
Sintomi e differenze con un infarto
Chi viene colpito dalla sindrome di Takotsubo manifesta sintomi quasi identici a quelli di un infarto miocardico acuto, tra cui:
- Dolore toracico intenso
- Respiro affannoso (dispnea)
- Aritmie cardiache
Tuttavia, a differenza di un vero infarto, in questi casi le arterie coronarie non risultano ostruite. La diagnosi avviene tramite esami come elettrocardiogramma (ECG), risonanza magnetica cardiaca e angiografia coronarica.
Può essere letale?
Sebbene la maggior parte dei pazienti si riprenda nel giro di alcune settimane, la sindrome di Takotsubo può avere complicazioni gravi, tra cui:
- Insufficienza cardiaca acuta
- Shock cardiogeno
- Aritmie potenzialmente fatali
Secondo un’analisi pubblicata su Circulation il 29 marzo 2022, circa il 5% dei casi può evolvere in un’insufficienza cardiaca grave con conseguenze potenzialmente letali.
Stress emotivo e cause scatenanti
Uno dei fattori più affascinanti della sindrome di Takotsubo è la sua forte connessione con lo stress emotivo e psicologico. Studi hanno dimostrato che eventi traumatici come la perdita di una persona cara, divorzi improvvisi o gravi crisi finanziarie possono scatenare la patologia.
Un articolo pubblicato su Scientific Reports il 15 maggio 2018 ha persino analizzato l’incidenza della sindrome di Takotsubo tra le vittime di terremoti, suggerendo una correlazione tra traumi ambientali e genetica nello sviluppo della malattia.
Il legame con il COVID-19
Durante la pandemia, diversi studi hanno evidenziato un aumento dei casi di Takotsubo, soprattutto nei pazienti con elevati livelli di stress psicologico. Un caso documentato su Current Cardiology Reviews nel 2022 ha dimostrato che la sindrome potrebbe essere una reazione estrema alla combinazione di infezione virale e ansia legata al COVID-19.
Chi è più a rischio?
La sindrome di Takotsubo colpisce prevalentemente le donne in post-menopausa, probabilmente a causa di un calo degli estrogeni, che hanno un ruolo protettivo sul cuore. Tuttavia, anche gli uomini possono esserne affetti, soprattutto in presenza di pressione alta, diabete o preesistenti problemi cardiovascolari.