Negli ultimi anni, ho avuto il piacere di condurre il weekend di rewilding organizzato da New Scientist a Coombeshead, una fattoria situata nel Devon, che sta progressivamente tornando allo stato selvatico. Durante questo evento di due giorni, aperto a partecipanti paganti, concludiamo sempre con un piccolo sondaggio informale: quale grande mammifero vorreste vedere reintrodotto in Gran Bretagna?
La risposta, in entrambe le edizioni a cui ho preso parte, è stata inequivocabile: la lince eurasiatica.
Il fascino delle linci e il desiderio di rinselvatichire il Regno Unito
Il desiderio di vedere nuovamente la lince aggirarsi nelle foreste britanniche non è una semplice fantasia, ma un progetto di rewilding sostenuto da numerosi ambientalisti. Questo magnifico predatore, un tempo abitante naturale del territorio britannico, potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel riequilibrio dell’ecosistema, soprattutto nel controllo delle popolazioni di cervidi, oggi prive di un predatore naturale.
Mi è tornata in mente questa discussione quando, lo scorso gennaio, si è diffusa la notizia che quattro linci eurasiatiche erano state avvistate e successivamente catturate. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo che questa vicenda ha suscitato, la realtà è ben diversa: la reintroduzione della lince nel Regno Unito rimane altamente improbabile.
Perché il ritorno della lince è ancora impossibile?
Le motivazioni dietro l’impossibilità di reintrodurre le linci nel Regno Unito sono numerose. Una delle principali è la forte opposizione degli agricoltori e degli allevatori, che temono che questi felini possano predare il bestiame, in particolare pecore e capre. Anche se gli esperti affermano che le linci preferirebbero prede selvatiche, il timore di perdite economiche rende il progetto poco accettabile per molte comunità rurali.
Un altro ostacolo significativo è di tipo burocratico e legislativo. Qualsiasi progetto di reintroduzione di una specie estinta localmente deve rispettare rigide normative ambientali e ottenere approvazioni governative, spesso difficili da ottenere senza il consenso di tutte le parti coinvolte.
Inoltre, c’è una questione ecologica: sebbene le foreste britanniche offrano ancora habitat adatti alle linci, sono abbastanza frammentate. Questo potrebbe limitare la possibilità di stabilire una popolazione stabile e autosufficiente.
Il rewilding è davvero la soluzione giusta?
Nonostante queste difficoltà, il dibattito sul rewilding nel Regno Unito è sempre più acceso. Molti scienziati e ambientalisti sostengono che la reintroduzione dei grandi predatori sia essenziale per ristabilire l’equilibrio naturale e ridurre gli impatti negativi della sovrappopolazione di cervi, che danneggiano la vegetazione in assenza di un predatore naturale.
Tuttavia, la realtà è che, al momento, la reintroduzione della lince nel Regno Unito non ha basi concrete. Senza il sostegno del governo e delle comunità locali, questo sogno rimane una speranza lontana.