Nel 1960, l’introduzione della pillola anticoncezionale femminile ha segnato una svolta epocale, offrendo alle donne un modo efficace per controllare la fertilità e pianificare la propria famiglia. Da allora, le alternative per la contraccezione femminile si sono moltiplicate: dalle pillole ormonali agli impianti sottocutanei, dai cerotti agli IUD, fino agli anelli vaginali.
Gli uomini, invece, sono rimasti bloccati con le stesse due uniche opzioni di decenni fa: preservativi e vasectomia. Entrambe le soluzioni presentano svantaggi: i preservativi hanno un tasso di fallimento che può raggiungere il 12%, mentre la vasectomia è una procedura permanente e, sebbene reversibile in alcuni casi, richiede un intervento chirurgico complesso.
Oggi, però, qualcosa sta cambiando. Il mondo scientifico sta lavorando a nuove soluzioni contraccettive maschili che potrebbero arrivare sul mercato nei prossimi anni, offrendo agli uomini metodi più sicuri, reversibili e pratici.
Gli uomini vogliono un’alternativa? I sondaggi dicono di sì
Sebbene in passato molti uomini fossero scettici riguardo ai contraccettivi maschili, negli ultimi anni l’interesse è aumentato significativamente.
Un sondaggio internazionale condotto tra il 2021 e il 2023 su 15.000 uomini in sette paesi ha rivelato che il 49% degli uomini statunitensi sarebbe disposto a provare un nuovo contraccettivo maschile entro il primo anno di disponibilità. Questa percentuale era solo del 39% prima della sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, che nel 2022 ha revocato Roe v. Wade, riducendo l’accesso all’aborto in molti stati.
In alcuni paesi, come Nigeria e Bangladesh, la disponibilità a utilizzare un contraccettivo maschile supera addirittura il 76%. Inoltre, tra il 50% e l’85% delle donne afferma di fidarsi dei propri partner nella gestione di un eventuale contraccettivo maschile.
Le nuove opzioni di contraccezione maschile: gel, iniezioni e pillole su richiesta
Gli scienziati stanno lavorando su diverse soluzioni per offrire agli uomini metodi contraccettivi efficaci, sicuri e reversibili. Tra le alternative più promettenti ci sono:
- NES/T, un gel ormonale da applicare quotidianamente sulle spalle, che blocca la produzione di spermatozoi.
- ADAM, un gel iniettabile che crea una barriera fisica nei dotti deferenti, impedendo il passaggio degli spermatozoi.
- Farmaci su richiesta, pillole capaci di interrompere temporaneamente la fertilità per alcune ore.
Secondo Brian Nguyen, ginecologo presso la Keck School of Medicine della University of Southern California, è fondamentale offrire più opzioni per adattarsi alle esigenze e agli stili di vita di ogni uomo.
NES/T: il gel ormonale che potrebbe cambiare tutto
Uno dei metodi più avanzati è NES/T, un gel ormonale sviluppato per bloccare temporaneamente la produzione di spermatozoi.
Nel 2022, Oscar Ahlqvist, un operatore sanitario svedese di 34 anni, ha partecipato a una sperimentazione clinica internazionale per testare NES/T. Ogni giorno, per oltre un anno, ha applicato il gel sulle spalle, riscontrando solo lievi effetti collaterali come sbalzi d’umore nelle prime settimane di utilizzo.
Come funziona NES/T?
- Contiene Nestorone, un ormone che blocca la produzione di androgeni nei testicoli, impedendo la formazione degli spermatozoi.
- Per evitare la perdita della libido, il gel rilascia anche una piccola quantità di testosterone, garantendo una funzione sessuale normale.
- Dopo 4-12 settimane, la produzione di spermatozoi scende sotto la soglia necessaria per indurre una gravidanza.
- Sospendendo il gel, la fertilità torna ai livelli normali entro sei mesi.
Secondo Diana Blithe, responsabile del Contraceptive Development Program presso il National Institutes of Health, i risultati di NES/T sono stati estremamente promettenti. Tuttavia, prima dell’approvazione finale, sarà necessario completare la Fase III della sperimentazione, coinvolgendo un numero maggiore di uomini in situazioni meno controllate.
Se tutto procederà senza intoppi, NES/T potrebbe essere disponibile entro otto-dieci anni.
ADAM: il gel iniettabile che blocca il passaggio degli spermatozoi
Per chi desidera un metodo non ormonale, una valida alternativa potrebbe essere ADAM, un gel iniettabile sviluppato dalla Contraline.
- Il gel viene iniettato nel dotto deferente, il canale che trasporta gli spermatozoi dai testicoli.
- All’interno del corpo, il gel si solidifica, creando una barriera fisica che impedisce il passaggio degli spermatozoi senza alterare il normale processo eiaculatorio.
- È potenzialmente reversibile, grazie a una seconda iniezione che scioglie il gel.
Una sperimentazione clinica in Australia ha dimostrato che il metodo è sicuro ed efficace, senza effetti collaterali avversi.
Un’altra azienda, la NEXT Life Sciences, sta sviluppando un gel simile chiamato Plan A, che potrebbe ottenere l’approvazione regolatoria già nel 2026.
Contraccettivi su richiesta: una pillola che dura poche ore?
Il futuro della contraccezione maschile potrebbe essere rappresentato da farmaci su richiesta, capaci di bloccare temporaneamente la fertilità maschile solo per alcune ore.
I ricercatori stanno studiando due proteine chiave:
- STK33, fondamentale per la produzione degli spermatozoi. Il suo blocco potrebbe indurre una sterilità temporanea.
- sAC, un enzima che permette agli spermatozoi di muoversi. Un farmaco che lo inibisce renderebbe gli spermatozoi immobili per alcune ore, impedendo la fecondazione.
Secondo Jochen Buck, farmacologo della Weill Cornell Graduate School of Medical Sciences di New York, questi farmaci potrebbero essere disponibili entro 10 anni, se le sperimentazioni andranno a buon fine.
L’ostacolo dell’approvazione regolatoria
Uno dei principali problemi per i contraccettivi maschili è l’approvazione da parte delle autorità sanitarie.
La Food and Drug Administration (FDA) statunitense valuta i farmaci in base ai rischi e ai benefici per la salute del paziente. Mentre i contraccettivi femminili sono approvati perché riducono i rischi legati alla gravidanza, nel caso degli uomini il beneficio è solo sociale. Questo significa che le nuove opzioni maschili dovranno dimostrare un profilo di sicurezza quasi perfetto.
Nonostante le difficoltà burocratiche, gli scienziati sono ottimisti. Se le sperimentazioni andranno a buon fine, entro il 2035 gli uomini potrebbero finalmente avere accesso a metodi contraccettivi innovativi, sicuri e reversibili.