Le cicatrici lasciate dagli incendi boschivi su alberi secolari stanno aiutando gli scienziati a ricostruire la storia del fuoco e a capire come questi eventi siano cambiati nel tempo. Studiando i segni lasciati dalle fiamme su sequoie giganti e altre specie longeve, i ricercatori hanno scoperto che gli incendi del passato erano molto diversi da quelli attuali: più frequenti, ma meno intensi. Oggi, invece, il cambiamento climatico e la gestione forestale stanno favorendo incendi sempre più distruttivi.
Le cicatrici degli alberi: un archivio naturale della storia del fuoco
Gli alberi possono sopravvivere a piccoli incendi, ma il calore lascia segni indelebili sulla loro corteccia, creando quelle che gli esperti chiamano cicatrici da fuoco. Questi segni si formano quando le fiamme bruciano il sottobosco senza uccidere la pianta, permettendo alla ferita di rimarginarsi con il tempo. Analizzando queste cicatrici e gli anelli di crescita, gli scienziati possono determinare quando si sono verificati gli incendi e quanto erano intensi.
Secondo Chris Guiterman, ricercatore dell’Università del Colorado, Boulder, questi dati sono fondamentali per comprendere le tendenze degli incendi boschivi in Nord America e prevedere il loro andamento futuro. Le sequoie giganti della California, che possono vivere per migliaia di anni, conservano nelle loro cicatrici una cronologia dettagliata del passato climatico e della gestione delle foreste.
Gli incendi di ieri e di oggi: cosa è cambiato?
Dai dati raccolti, emerge un quadro chiaro: in passato, gli incendi boschivi erano più frequenti, ma meno violenti. Questo perché bruciavano solo la vegetazione superficiale, senza compromettere l’ecosistema. Oggi, invece, gli incendi si stanno intensificando e stanno distruggendo aree sempre più vaste.
Gli esperti individuano tre fattori chiave dietro questa trasformazione:
- Accumulo di vegetazione secca: per decenni si è cercato di spegnere ogni incendio, interrompendo il ciclo naturale del fuoco e permettendo alla biomassa infiammabile di accumularsi.
- Cambiamento climatico: temperature più alte e siccità prolungate hanno reso le foreste più vulnerabili alle fiamme.
- Errata gestione forestale: la soppressione totale degli incendi ha alterato l’equilibrio naturale, aumentando il rischio di roghi devastanti.
Le cicatrici degli alberi e il futuro degli incendi boschivi
Analizzare le cicatrici da fuoco permette agli scienziati di prevedere come gli incendi boschivi evolveranno nei prossimi anni. Se le attuali tendenze continueranno, molte aree del Nord America e del mondo dovranno affrontare incendi sempre più estremi e difficili da controllare.
Per limitare i danni, gli esperti suggeriscono di ripristinare antiche pratiche di gestione del fuoco, come le bruciature controllate usate dalle popolazioni indigene. Questo metodo, già sperimentato con successo, potrebbe ridurre la quantità di vegetazione infiammabile e prevenire la formazione di incendi incontrollabili.
Le cicatrici sugli alberi non sono solo un segno del passato: rappresentano una chiave per comprendere il futuro degli incendi boschivi e adottare strategie più efficaci per proteggere le nostre foreste.