Chicago e lo Stato dell’Illinois continuano a perseguire con determinazione i loro ambiziosi obiettivi ambientali, nonostante le incertezze legate ai finanziamenti federali. La città ha già compiuto passi significativi nella transizione verso un’energia più pulita, ma le recenti decisioni della nuova amministrazione potrebbero rappresentare una sfida per il futuro dei progetti climatici.
Chicago punta sulla sostenibilità: energia rinnovabile per tutti gli edifici pubblici
La città di Chicago ha raggiunto un importante traguardo quest’anno: tutti gli edifici di proprietà municipale ora utilizzano esclusivamente energia rinnovabile, ha annunciato il sindaco Brandon Johnson. Questo risultato è parte integrante del Piano d’Azione per il Clima, aggiornato nel 2022, che prevede una riduzione delle emissioni di carbonio del 62% entro il 2040 rispetto ai livelli del 2017.
L’impegno della città è supportato dai finanziamenti dell’Inflation Reduction Act (IRA), approvato durante la presidenza di Joe Biden, che ha destinato 430 milioni di dollari all’Illinois nel 2024 per la riduzione dell’inquinamento climatico. Tuttavia, i recenti ordini esecutivi dell’ex presidente Donald Trump, tornato in carica, minacciano di bloccare i fondi non ancora erogati, mettendo a rischio molti progetti strategici.
Trump annulla gli incentivi climatici e dichiara emergenza energetica
Il 20 gennaio, Trump ha annunciato una serie di misure volte a favorire la produzione di combustibili fossili, revocando l’adesione degli Stati Uniti all’Accordo di Parigi e sospendendo il rilascio di nuovi permessi per i progetti eolici offshore. Inoltre, ha dichiarato di voler bloccare i fondi destinati alle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici e annullare il cosiddetto “mandato EV”, anche se quest’ultimo in realtà non esiste.
Un altro provvedimento particolarmente critico riguarda la cancellazione delle politiche di giustizia ambientale, che miravano a ridurre le disuguaglianze nell’esposizione all’inquinamento tra diverse fasce della popolazione.
Di fronte a questi provvedimenti, il futuro dei fondi dell’IRA è incerto. La revoca completa della legge richiederebbe un voto del Congresso, ma la nuova amministrazione ha già imposto una revisione della spesa federale, bloccando temporaneamente i finanziamenti.
La battaglia legale per salvare i finanziamenti climatici
La decisione di Trump di sospendere i fondi ha immediatamente scatenato reazioni politiche e legali. Il procuratore generale dell’Illinois, Kwame Raoul, insieme ad altri 20 stati, ha presentato una causa per incostituzionalità contro la sospensione dei finanziamenti. Nel frattempo, l’Ufficio di Gestione e Bilancio ha revocato la direttiva del presidente, ma la Casa Bianca insiste sul mantenimento delle misure restrittive.
Il 26 gennaio, un tribunale federale del Rhode Island ha emesso un’ordinanza restrittiva temporanea, bloccando la sospensione dei fondi. Tuttavia, la battaglia legale è solo all’inizio, e molti esperti temono che i finanziamenti climatici rimangano particolarmente vulnerabili mentre il caso viene discusso nei tribunali.
Chicago non si ferma: nuove strategie per il clima
Nonostante l’incertezza sui fondi federali, Chicago e lo Stato dell’Illinois restano determinati a portare avanti i loro progetti ambientali. Angela Tovar, commissario del Dipartimento dell’Ambiente di Chicago, ha ribadito l’impegno della città a ridurre le emissioni, sottolineando che molti progressi sono stati fatti senza l’aiuto dei finanziamenti federali.
Tra le iniziative chiave della città, vi è il Climate Infrastructure Fund, un programma di sovvenzioni da 5 milioni di dollari che ha supportato 22 organizzazioni non profit in progetti di infrastrutture verdi, transizione ai veicoli elettrici e installazione di stazioni di ricarica.
Tovar ha riconosciuto che l’IRA rappresenta un’opportunità unica per accelerare la transizione ecologica, ma ha assicurato che Chicago cercherà alternative di finanziamento, coinvolgendo risorse statali, conteali e private.
Tra i programmi già finanziati direttamente dalla città, e quindi non minacciati dai tagli federali, vi sono:
- Green Homes Chicago, che offre interventi di efficienza energetica per i proprietari di case a basso reddito.
- Our Roots Chicago, dedicato alla piantumazione di alberi nelle aree urbane meno verdi.
- Sustainable Development Policy, che promuove edifici più sostenibili.
L’Illinois gioca un ruolo chiave nella sfida climatica
Se Chicago deve trovare risorse alternative, lo Stato dell’Illinois potrebbe avere un ruolo ancora più cruciale nei prossimi anni. Howard Learner, CEO dell’Environmental Law & Policy Center, ha sottolineato come gli stati dovranno prendere l’iniziativa nella protezione ambientale, colmando il vuoto lasciato dai tagli federali.
L’Illinois Environmental Council (IEC), un’organizzazione di politica pubblica con sede a Springfield, ha dichiarato che lo stato continuerà a investire in energia rinnovabile e a promuovere misure ambientali, indipendentemente dall’eventuale riduzione dei fondi dell’IRA.
Jennifer Walling, direttrice esecutiva dell’IEC, ha dichiarato che, sebbene la nuova amministrazione possa cercare di revocare alcuni fondi, ci vorrà tempo per smantellare completamente l’IRA, e molte risorse sono già state assegnate.
Nel frattempo, l’Illinois EPA ha ottenuto 100 milioni di dollari per infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, e un’altra sovvenzione federale da 15 milioni di dollari per programmi di efficienza energetica, con un periodo di utilizzo fino al 2029.
Un futuro incerto, ma l’impegno resta saldo
Anche se le decisioni della nuova amministrazione potrebbero ridurre il sostegno federale alla lotta contro il cambiamento climatico, Chicago e l’Illinois stanno già elaborando strategie per proseguire il percorso verso la sostenibilità.
Il Chicago Metropolitan Agency for Planning (CMAP), che coordina lo sviluppo regionale, ha ribadito che i fondi già stanziati fino al 2029 rimangono garantiti e continueranno a supportare progetti di riduzione dell’inquinamento e strategie per la decarbonizzazione.
L’impegno locale e statale sarà fondamentale per colmare le lacune lasciate dall’eventuale riduzione dei fondi federali, dimostrando che la lotta contro il cambiamento climatico non dipende solo dalle politiche nazionali, ma può essere guidata da iniziative regionali e municipali.