Il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti, sotto la nuova amministrazione di Donald Trump, ha emesso questa settimana un ordine senza precedenti per eliminare quasi tutte le iniziative ambientali e sociali introdotte durante la presidenza di Joe Biden.
Il Segretario dei Trasporti, Sean Duffy, ha firmato una serie di direttive interne che impongono l’annullamento di regolamenti, finanziamenti e politiche legati a cambiamento climatico, equità razziale, identità di genere, diversità e giustizia ambientale. La decisione fa parte di un piano più ampio per smantellare le iniziative considerate da Trump come “eccessive regolamentazioni” e “politiche woke”.
Cancellazione immediata delle politiche climatiche e sociali
Tra i documenti firmati da Duffy, spicca un ordine che impone ai dipendenti del Dipartimento dei Trasporti (DOT) di identificare e revocare tutte le normative introdotte tra il 2021 e il 2024. Le iniziative colpite riguardano in particolare:
- Riduzione delle emissioni di gas serra
- Progetti di giustizia ambientale per comunità svantaggiate
- Politiche di equità razziale e diversità nei trasporti
- Standard di efficienza energetica per auto e veicoli pesanti
I funzionari del DOT hanno 10 giorni per redigere un elenco dettagliato di tutte le misure da eliminare, che sarà poi esaminato dall’Ufficio del Consiglio Generale del Dipartimento. Questo ufficio avrà il compito di avviare tutte le azioni legali necessarie per annullare le normative esistenti.
Secondo Duffy, il provvedimento è fondamentale per “ripristinare una governance basata sul merito” e porre fine a regolamenti che avrebbero “ostacolato la crescita economica”. Tuttavia, diversi esperti sostengono che l’eliminazione di queste politiche potrebbe avere conseguenze gravi per l’ambiente, l’economia e le comunità più vulnerabili.
Le critiche degli esperti: “ignorante e pericoloso”
Secondo Gretchen Goldman, ex direttrice della ricerca climatica al DOT, questa decisione mina la sicurezza e la resilienza delle infrastrutture americane. Goldman ha definito la scelta “ignorante e pericolosa”, sottolineando che le questioni climatiche sono centrali per la missione del dipartimento.
“Non puoi eliminare questi temi senza compromettere il sistema di trasporto del Paese. Le temperature estreme già danneggiano le strade, i ponti e le metropolitane. Annullare questi programmi significa ignorare la realtà”, ha dichiarato Goldman.
Il provvedimento ha suscitato forti reazioni anche tra i dipendenti del DOT. Un funzionario anonimo ha descritto le direttive come “mal scritte, confuse e difficili da attuare”, accusando il nuovo segretario di ignorare gli obblighi legali del dipartimento.
Trump accelera lo smantellamento delle politiche climatiche
L’iniziativa del DOT si inserisce in un più ampio piano di deregulation promosso da Trump. Duffy ha firmato l’ordine esecutivo meno di 24 ore dopo essere stato nominato segretario e ha già avviato la cancellazione di altri standard ambientali, tra cui le norme sull’efficienza energetica dei veicoli.
Un altro ordine impone che le decisioni del dipartimento siano basate su “analisi economiche rigorose”, eliminando il concetto di “costo sociale del carbonio”, utilizzato per valutare l’impatto economico delle emissioni di gas serra. Inoltre, viene data priorità ai finanziamenti per infrastrutture in comunità con alti tassi di matrimonio e natalità, un criterio che potrebbe penalizzare le città più progressiste.
Gli impatti sul futuro dei trasporti negli USA
L’eliminazione delle politiche climatiche potrebbe avere effetti devastanti sulle infrastrutture statunitensi. Il cambiamento climatico sta già causando danni miliardari ai sistemi di trasporto, tra cui strade che si deformano per il caldo, inondazioni nelle metropolitane e aumento dei costi di manutenzione dei ponti.
Shruti Vaidyanathan, direttrice del Natural Resources Defense Council, ha definito l’annullamento delle normative un errore colossale. Secondo lei, il DOT stava semplicemente chiedendo agli stati di considerare il cambiamento climatico nelle loro decisioni infrastrutturali. “Far finta di niente non è una strategia. È solo cattiva governance,” ha dichiarato.
Anche Jesse Piedfort del Sierra Club ha criticato duramente la decisione, affermando che questa mossa aumenterà l’inquinamento e i costi del carburante.
Dipendenti del DOT sotto shock: “È devastante”
Il clima all’interno del Dipartimento dei Trasporti è teso. Molti dipendenti, che negli ultimi quattro anni hanno lavorato per sviluppare strategie di sostenibilità e inclusione, si sentono ora traditi e frustrati.
“Non c’è stata una sola riunione in cui qualcuno non abbia pianto negli ultimi dieci giorni,” ha rivelato un funzionario del DOT. Nonostante ciò, alcuni impiegati sono determinati a rimanere e combattere dall’interno, convinti che queste politiche siano fondamentali per il futuro del Paese.
Conclusione: il futuro delle politiche ambientali negli USA è incerto
Con la nuova amministrazione Trump, gli Stati Uniti stanno invertendo radicalmente le politiche su clima, equità e regolamentazione ambientale. La decisione del DOT è solo l’inizio di un’ondata di revoche che potrebbe cambiare il volto della politica ambientale americana per i prossimi anni.