L’amministrazione Trump ha annunciato la sospensione dei finanziamenti per il programma Solar for All, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro e rallentando l’espansione dell’energia solare nelle comunità a basso reddito. L’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) ha avvisato alcuni dipendenti che potrebbero essere licenziati immediatamente, poiché il loro status nel servizio civile consente l’interruzione immediata del contratto.
Il blocco dei fondi e l’avviso ai dipendenti dell’EPA
Mercoledì scorso, i dipendenti del programma Solar for All hanno ricevuto un’email che li informava di essere in “periodo di prova” e, di conseguenza, a rischio di licenziamento immediato. Nel messaggio si citava la normativa federale che consente di terminare il rapporto di lavoro senza preavviso in caso di prestazioni insoddisfacenti.
L’email ai dipendenti del programma solare è arrivata separatamente rispetto a un’altra comunicazione inviata a gran parte dei lavoratori federali, che offriva loro uno stipendio garantito fino a settembre nel caso in cui decidessero di dimettersi entro il 6 febbraio.
Solar for All: un programma da 7 miliardi di dollari fermato da Trump
Solar for All è un’iniziativa finanziata con 7 miliardi di dollari, parte di un più ampio investimento di 27 miliardi dell’Inflation Reduction Act voluto da Joe Biden per ridurre le emissioni di gas serra. Questo fondo mirava a rendere accessibili i pannelli solari alle famiglie a basso reddito, riducendo il costo delle bollette e migliorando la qualità dell’aria.
Grazie a questo programma, più di 900.000 famiglie avrebbero potuto accedere ai finanziamenti per l’installazione di impianti solari. Tuttavia, un ordine esecutivo firmato da Trump il 20 gennaio ha bloccato l’erogazione dei fondi stanziati, in attesa di una revisione della loro compatibilità con la sua agenda politica.
Trump punta sui combustibili fossili e dichiara emergenza energetica
Fin dalla sua campagna elettorale, Trump ha promesso di rilanciare l’industria dei combustibili fossili, nonostante le evidenze scientifiche sugli effetti dannosi per il clima. Sotto la sua presidenza, la produzione e l’export di petrolio e gas erano già aumentati ai massimi storici.
Con un nuovo ordine esecutivo, Trump ha dichiarato un’emergenza energetica nazionale, giustificandola con la necessità di rafforzare la sicurezza energetica del paese. Tuttavia, questa decisione contraddice il blocco imposto alle fonti di energia rinnovabile come il vento e il solare.
Le reazioni: stati e organizzazioni contro la decisione di Trump
Diverse organizzazioni e stati si sono opposti legalmente alla sospensione dei finanziamenti per la transizione energetica. Già 22 stati e Washington D.C. hanno presentato ricorsi legali per contestare gli ordini esecutivi di Trump.
Secondo Amy Turner, direttrice dell’iniziativa Cities Climate Law presso la Columbia University, l’EPA ha obblighi contrattuali nei confronti delle comunità già qualificate per i finanziamenti, rendendo difficile per l’amministrazione Trump interrompere il programma.
Anche Zealan Hoover, ex direttore dell’implementazione dell’EPA sotto l’amministrazione Biden, ha criticato la decisione, definendola “senza precedenti e illegale”. Ha sottolineato che solo una piccola frazione dei fondi destinati a Solar for All viene utilizzata per pagare gli stipendi dei dipendenti dell’EPA, rendendo la riduzione del personale inefficace dal punto di vista fiscale.
Le mosse di Trump stanno quindi mettendo in discussione l’intero impianto della politica climatica degli Stati Uniti, con possibili conseguenze sia sul piano economico che ambientale.